Sono passati undici anni dal crollo della Torre piloti nel Porto di Genova. Era il 7 maggio del 2013 quando alle 23.05 la portacontainer Jolly Nero scontrò violentemente la struttura della Capitaneria di porto, causandone il crollo. La motonave era intenta nelle manovre di uscita dal porto per recarsi a Napoli.
I soccorsi furono tempestivi, intervennero subito i Vigili del Fuoco, il personale del 118, la Guardia di Finanza e la Guardia Costiera. Vennero ritrovate solo 4 persone ancora in vita. Le ricerche proseguirono per i giorni successivi fino al ritrovamento dei nove dispersi, purtroppo senza vita: Sergio Basso, operatore radio dei rimorchiatori, 50 anni, di Vernazza; Maurizio Potenza, operatore radio dei piloti, 50 anni, di Genova; Michele Robazza, pilota, 44 anni, di Pistoia; Francesco Cetrola, maresciallo, 38 anni, di Santa Marina; Marco de Candussio, capo di prima classe, 39 anni di Fornaci di Barga; Davide Morella, sottocapo di prima classe, 33 anni di Biella; Giuseppe Tusa, sottocapo di seconda classe, 30 anni, di Milazzo; Daniele Fratantonio, sottocapo di terza classe, 30 anni, di Rapallo e Giovanni Iacoviello, sergente, 35 anni, di Carrara.
Nei mesi seguenti venne effettuata una perizia la cui conclusione fu che la nave aveva alcuni strumenti non funzionanti e che al momento dell’impatto stava procedendo ad una velocità eccessiva.
Nel 2017, a quattro anni dall’evento, il tribunale di Genova condannò a 10 anni e 4 mesi per omicidio colposo plurimo il comandante Roberto Paoloni, ad otto anni e sette mesi il primo ufficiale Lorenzo Repetto e a sette anni il direttore di macchina Franco Giammoro. Seguì il processo di secondo grado, la cui sentenza portò alla riduzione della pena per il comandante Paoloni a sette anni, a 5 anni e 4 mesi per il primo ufficiale Repetto e a 4 anni per il direttore di macchina Giammoro, pene confermate in Cassazione.
A seguito di alcune denunce presentate dalla madre di una delle vittime che ha sempre sostenuto la pericolosità dell’ubicazione della struttura, la procura aprì altri due filoni di inchiesta a carico dei progettisti e dei collaudatori della Torre Piloti, della Capitaneria di Porto e dell’Autorità Portuale.
In primo grado vennero condannati a tre anni l'ammiraglio Felicio Angrisano, ex comandante della Capitaneria di Porto di Genova, a due anni Paolo Grimaldi e Fabio Capocaccia, a un anno e sei mesi Angelo Spaggiari, Ugo Tomasicchio e Mario Como e a un anno Giovanni Lettich, ex capo dei piloti del porto di Genova, in seguito tutti assolti in appello.
