Interessante seminario sulla rivoluzione digitale organizzato dal collegio dei geometri della Spezia la scorsa settimana presso la sede della Spezia in Via Persio, presenti il presidente dei geometri Stegano Giangnandi, i consiglieri Agnese Bucci e il responsabile della formazione Terenzio Dazzini.
Davanti ad un discreto uditorio il dottor Paolo Cozzani, nonchè geometra ed esperto d'arte, ha trattato il percorso delle rivoluzioni industriali nella storia moderna, con un focus sulla rivoluzione digitale e industriale 4.0. Al centro della relazione gli impatti delle nuove tecnologie sulla società contemporanea e sul mondo del lavoro, con approfondimenti e riflessioni sui mutamenti della vita dell'uomo conseguenti alla "quarta rivoluzione digitale".
Partendo dalla prima rivoluzione industriale di fine '700 nata in Inghilterra con l'utilizzo del carbone e l'avvento delle macchine a vapore azionate da energia meccanica inventate da James Watt nel 1796, passando via via alla seconda rivoluzione industriale a cavallo tra '800 e '900 segnata dalla scoperta dell'energia elettrica e dall'estrazione del petrolio negli Usa intorno al 1850 che diventò la nuova fonte energetica in tutti i settori economici della produzione, da qui alla terza rivoluzione industriale che della metà del secolo scorso sino agli anni '80 segna un cambiamento epocale per l'introduzione delle tecnologie informatiche e l'avvento dei primi computer e dell'elettronica a servizio delle produzione.
"Dopo le prime due rivoluzioni del carbone e dell'elettricità il passo avanti è decisivo per cambiare le interazioni umane e nasce il concetto di società globalizzata con la creazione di Internet di Tim Berners Lee nel 91-92, la telefonia mobile, i social media come Fb, Twitter e Instagram nei primi anni 2000 fino alla diffusione all'intelligenza artificiale che i governi stanno cercando di regolamentare con leggi specifiche che integrino progresso, etica, morale. La pericolosità dello strumento della A.I. è sotto gli occhi di tutti in un mondo dove la comunicazione avviene in pochi secondi con un clic di una e.mail o una notizia falsa sul web, che potrebbero avere un impatto devastante e conseguenze immediate sui comportamenti e le relative reazioni. L'ultima rivoluzione che stiamo vivendo, la quarta rivoluzione digitale, sta radicalmente cambiando il punto di vista dell'uomo il quale sta perdendo gradualmente pezzi di umanità in quella transizione che alcuni definiscono transumanesimo. La socialità è stata azzerata con la pandemia e il trend è comunque in negativo stante l'utilizzo sempre più ampio del mezzo digitale e di internet. Gli adolescenti prima di incontrarsi si valutano attraverso i social media, le strutture pubbliche utilizzano portali per la trasmissione di pratiche e domande, gli appuntamenti si realizzano via web con chiamate video. L'automazione dei servizi porterà si a nuove opportunità nel mondo del lavoro in alcuni settori come l'informatica, ma di contro la transizione porterà e sta già portando a perdite di posti lavoro perché ogni trasformazione dovrebbe avvenire con equilibrio e gradualità. Sono frequenti esperimenti di supermercati senza personale, o ridotto al minimo, prime esperienze di bar con bracci-robot che compongono cocktail ordinati su display e serviti al bancone, call center di servizi vari (telefonia, energia, aziende etc.), che rispondono ormai solo con assistenti virtuali facendoci parlare con un robot".
Conclude Cozzani: "Se pensiamo che il PNRR ha destinato 250 mld di stanziamenti circa 50 mld, il 20%, fa capire la strada intrapresa".
Il corso ha proposto quindi delle suggestioni e stimolato il dibattito in sala dal quale è emerso che la contrapposizione costi-benefici di ogni grande mutamento della società è la chiave per capire in quale direzione procedere.