Questa mattina, presso la centrale Eugenio Montale, è avvenuto il sopralluogo del Sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini. All'incontro, volto a verificare lo stato di avanzamento dell'opera di dismissione dell'area Enel, erano presenti anche Mario Sommariva, Presidente dell'Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale, Federica Montaresi, Segretario Generale Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale e, per Enel, Vincenzo Cenci, Responsabile Impianto La Spezia, Nicola Bracaloni, Responsabile Italia Impianti a Carbone Enel Produzione, Marilisa Partipilo, Responsabile Affari Istituzionali Area Nord Ovest e Piero Luigi Bianchi, Referente Affari Istituzionali Liguria.
La visita si inserisce nell’ambito dei rapporti consolidati tra Enel, il Comune della Spezia e l’Autorità Portuale, anche a seguito dei protocolli sottoscritti e finalizzati a valutare e definire le iniziative orientate alla riqualificazione sostenibile dell’area del sito della Spezia e dello sviluppo energetico delle aree portuali.
A definirsi soddisfatto è Pierluigi Peracchini, Sindaco della Spezia: "Ci lasciamo alle spalle un passato fatto di luci ed ombre. Lo stop al carbone a cui siamo giunti, grazie a un fattivo e virtuoso percorso istituzionale, ha rappresentato una svolta epocale per la città. - per poi soffermarsi su cosa quest'area potrà diventare in futuro - Speriamo in investimenti per nuove opportunità occupazionali, sempre con l'obiettivo dell'evoluzione tecnologica e della sostenibilità ambientale del futuro. Ci sono tanti interessi, sta ad Enel e la società sta portando avanti i contatti, aspettiamo progetti concreti che spero entro la metà di quest'anno comincino a vedere la luce. Siamo ottimisti, è un'area importante vicino ad autostrada e mare, per cui ci saranno degli investimenti d'innovazione significativi per il territorio".
Una sinergia importante che coinvolge anche il Porto della Spezia, a nome del quale è intervenuto Mario Sommariva, Presidente dell'Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale: "La demolizione dei nastri trasportatori che hanno costituito l'ossatura della centrale a carbone rappresenta un passaggio epocale, possiamo parlare di una nuova vita per questa banchina. Abbiamo diversi interessi già manifestati - ha sottolineato Sommariva - e impegni già assunti, quindi si tratterà di fare una valutazione complessiva per utilizzare al meglio questo spazio in termini anche flessibili, dato che si tratta di una banchina che può avere molteplici attività. Faremo del nostro meglio per valorizzare al massimo una nuova infrastruttura che il porto potrà usare in futuro. Un'area abbastanza grande di cui GNL usufruirà per una porzione minima, quindi ci sono spazi per molteplici attività. Andremo sulla strada della molteplicità e della flessibilità".
Per un approfondimento sullo smaltimento, parola a Vincenzo Cenci, Responsabile Impianto La Spezia: "Noi intanto stiamo andando avanti con la demolizione, cercando di liberare le aree. Ci sono dei progetti di recupero energetico per quanto riguarda l'ENEL, come realizzazione delle BESS (stoccaggio energetico in batteria ndr) e dei pannelli solari, poi la zona verrà restituita a quelli che possono essere interessi industriali e artigianali".
Ruolo importante giocherà la bonifica, ove vi sarà bisogno, di tale dismissione: "Bonifica ambientale è parte del recupero del terreno, quindi noi faremo demolizioni delle parti superficiali, poi si farà una verifica dei terreni per vedere se sono necessari interventi di bonifica veri e propri. Abbiamo già demolito i due serbatoi da 50.000 m3 e i due da 35.000 m3 senza riscontrare troppi problemi, quindi la bonifica è abbastanza semplice. Stessa cosa riguarda il carbossile, abbiamo tolto carbone residuo e i terreni sono pronti ad essere riutilizzati".
Infine il capitolo ciminiera: "La ciminiera è nel programma di demolizione, stiamo portando avanti tutte le gare e attività necessarie, dato che si tratta di un intervento molto importante e contiamo di demolirla al più presto, non prima della fine dell'anno prossimo comunque" - ha concluso Cenci.
"Abbiamo demolito gli scaricatori che si occupavano di scaricare le navi e portare il carbone alla centrale attraverso il nastro trasportatore e contiamo di restituire quest'area all'autorità portuale entro la fine di febbraio, massimo gli inizi di marzo - ha dichiarato Luca Marena, responsabile dei lavori. - Abbiamo cercato di lavorare nel rispetto della sicurezza e dell'ambiente, nel caso specifico essendoci il mare non potevamo agire espandendo polveri, per le quali abbiamo avuto attenzione particolare così come per le acque, in modo da evitare che quelle contaminate dal carbone potessero finire in mare. Tutta l'area demaniale contiamo di liberarla entro la fine di agosto".
La mattinata è stata quindi un'occasione per fare il punto sulle iniziative che Enel sta sviluppando sul sito della centrale, con un focus sulle fasi legate alla dismissione e alla successiva demolizione degli impianti della vecchia centrale a carbone, comprese le attività di caratterizzazione ed eventuale bonifica dei suoli.
In particolare, è attualmente in corso un importante piano di attività che consiste in interventi di smantellamento totale o parziale delle opere esistenti, alcune delle quali sono già state completate (2 Serbatoi da 50.000 m3 e da 30.000 m3, carbonile Ovest, l’area dell’impianto Gesso).
A settembre 2023, a valle dell’autorizzazione da parte dell’Autorità Portuale, è stato avviato il cantiere per la riqualificazione e il ripristino ex ante della banchina Enel all’interno del Porto della Spezia, e già nei mesi scorsi è stata anticipata ad AdSP la tempistica della restituzione di alcune porzioni delle aree in concessione.
Enel è impegnata nella transizione del sito della Spezia attraverso la realizzazione di un polo energetico innovativo, ma non solo. Attraverso la sottoscrizione del Protocollo di Intesa del 15 giugno scorso, l’Azienda condivide costantemente con il Comune della Spezia le iniziative che vorrebbe sviluppare sul sito: l’installazione di un sistema di accumulo di energia elettrica (BESS), con capacità installata 21 Mwe; lo sviluppo di un impianto fotovoltaico, la cui capacità installata sarà di circa 7,3 Mwe; ulteriori iniziative sviluppate da terze parti in ambiti diversi da quello energetico, come la filiera manifatturiera. Il Protocollo prevede anche il supporto di Enel alla realizzazione di progetti a favore della comunità, mettendo a disposizione alcune aree dell’impianto non più funzionali.