Nella mattinata di ieri la Polizia Locale ha espletato controlli specifici finalizzati ad arginare l’esercizio abusivo e, quindi, il lavoro in nero di coloro che, senza averne titolo, raccolgono, trasportano e, dopo aver prelevato i componenti aventi un valore economico, conferiscono illegalmente come privati cittadini ingenti quantità di rifiuti ferrosi di ogni genere, compresi vecchi elettrodomestici, parti di motore, strutture metalliche varie e così via.
Il fenomeno compromette l’intera filiera del ciclo dei rifiuti, prevista dal Testo Unico Ambientale a garanzia della tracciabilità dei rifiuti medesimi, dalla loro generazione alla destinazione finale, smaltimento o riciclo che sia, attraverso precise regole che impongono ai soggetti economici che di mestiere fanno parte del ciclo, di essere iscritti nell’apposito Albo dei Gestori Ambientali ed accompagnare il trasporto dei rifiuti da un formulario riepilogativo delle varie fasi, dalla raccolta sino al corretto smaltimento degli stessi.
Mentre nella stragrande maggioranza dei casi, coloro che operano professionalmente nel settore rifiuti sono in linea con le norme vigenti, resiste ancora il fenomeno dei cosìdetti raccoglitori di ferri-vecchi o robi-vecchi, benché in termini più contenuti rispetto al passato, grazie anche ai controlli portati avanti dalla Polizia Locale alla luce delle regole del Collegato Ambientale, inserite qualche anno fa proprio per tali fattispecie.
Per questi motivi, frequentemente vengono disposti dal Comando specifici servizi mirati nei pressi delle isole ecologiche e nelle aree di conferimento cittadine.
Ieri gli Agenti appostati presso il varco degli Stagnoni hanno visto giungere un vecchio autocarro carico di rifiuti di metallo di vario genere; il conducente, alla vista della pattuglia, ha invertito immediatamente la marcia tentando la fuga, ma è andato poco distante prima di essere raggiunto e fermato.
Si tratta di un uomo di origini bosniache che, oltre a non essere in possesso di alcuna autorizzazione, risultava guidare con una patente bosniaca scaduta.
Per il tipo di illecito accertato il Testo Unico Ambientale prevede che, essendo l’autore del fatto un soggetto che svolge tale attività a scopo economico - imprenditoriale, si configuri il reato di attività di raccolta, trasporto, recupero, smaltimento di rifiuti in mancanza della prescritta autorizzazione o iscrizione all’Albo dei Gestori Ambientali, cui consegue la pena dell'arresto da tre mesi a un anno o l'ammenda da duemilaseicento euro a ventiseimila euro.
Al soggetto gli agenti hanno notificato una serie di prescrizioni finalizzate a regolarizzare la propria posizione e certificare la provenienza dei rifiuti, da attuarsi entro un preciso arco temporale. Nel caso di inadempienza, il titolare verrà indagato per il reato descritto e verrà inoltrata segnalazione alla competente Autorità Giudiziaria.
Per quanto concerne l’effettuazione del trasporto di rifiuti senza il prescritto formulario di accompagnamento è stata applicata la sanzione amministrativa pecuniaria da 1.600 a 10.000 euro.
Oggetto di accertamento è stata anche la provenienza dei rifiuti, poiché qualora si fosse risalito all’identità del soggetto o dei soggetti che hanno affidato, anche gratuitamente, lo smaltimento di cose per loro ormai inservibili ad un abusivo, si configurerebbe a loro carico violazione dell’Ordinanza Sindacale che regola il conferimento dei rifiuti su tutto il territorio comunale e che prescrive di smaltire i propri rifiuti diversi dagli ordinari rifiuti urbani prodotti quotidianamente, portandoli alle isole ecologiche, oppure prenotandone il ritiro a domicilio da parte di ACAM-IREN, od ancora rivolgendosi a soggetti regolarmente iscritti nelle apposite sezioni semplificate dell’Albo dei Gestori Ambientali.
Attenzione quindi a chi ci si rivolge quando abbiamo da svuotare una cantina o dobbiamo disfarci di suppellettili varie o vecchi elettrodomestici ed altri rifiuti metallici, pena l’applicazione di una sanzione pari a 400 euro.
L’uomo, infine, è stato sanzionato anche per guida con patente estera scaduta di validità, di fatto paragonata ad una guida senza patente, cui è conseguita la sanzione di 5.100 euro ed il fermo dell’autocarro per tre mesi.