Le foto pubblicate sui social li ritraevano di notte a cavalcioni sulla sommità di uno degli archi di Buren posti al centro di Piazza Verdi, sorridenti e soddisfatti di essere riusciti nell’impresa di arrampicarsi sul manufatto, rischiando di cadere da un’altezza notevole, con grave pericolo per la propria incolumità.
I ragazzi avevano senz’altro pensato di farla franca ma, per loro sfortuna, venivano attenzionate anche dal Comando di Viale Amendola. Gli accertamenti avviati immediatamente consentivano al Comandante ed al Nucleo di Polizia Giudiziaria della Polizia Locale di risalire all’identità degli autori dell’episodio.
Una minuziosa opera di controllo dei post sui social e la visione delle registrazioni delle telecamere di videosorveglianza comunale di Piazza Verdi, consentivano infatti di accertare che il gesto era stato compiuto dalle ore 23.00 alle 23.30 circa del 29 gennaio scorso, ad opera di tre minorenni con età compresa tra i 15 ed i 17 anni, tutti identificati.
“Con le telecamere e le indagini della nostra Polizia Municipale non si può pensare di ledere il decoro urbano e passarla liscia, mettendosi anche in condizioni di potenziale pericolo - dichiara il Sindaco della Spezia Peracchini - ringrazio ancora una volta il Comandante Bertoneri e tutti gli agenti per il lavoro svolto e perché da diversi mesi a questa parte è evidente una grande svolta nella sicurezza alla Spezia: chi delinque viene preso“.
I tre ragazzi venivano quindi convocati al Comando unitamente ai genitori, a ciascuno dei quali, non avendo compiuto atti di rilevanza penale, veniva contestata la violazione dell’art. 3 del Regolamento di Polizia Urbana, che vieta i comportamenti lesivi della sicurezza e del decoro urbano, tra cui anche l’azione compiuta dai tre minori. Oltre alla descritta infrazione, per la quale ogni genitore dovrà pagare una sanzione pari, nel massimo, a 500,00 euro, è stata applicata a ciascuno la sanzione amministrativa pecuniaria del pagamento di una somma da euro 100 a euro 300 per violazione dell’art. 9 del “Decreto Minniti” in quanto il luogo ove sono avvenuti i fatti è stato individuato nel Regolamento del Comune della Spezia come area urbana di particolare interesse e rilevanza; di conseguenza i tre minorenni sono stati direttamente destinatari dell’ordine di allontanamento, consistente nel divieto di avvicinarsi e frequentare le zone centrali della città per 48 ore a partire dalla data di accertamento dei fatti.
Copia dei provvedimenti di allontanamento contestati, sono stati trasmessi con immediatezza al Questore della Spezia per quanto previsto dalla normativa in materia, finalizzato all’eventuale adozione nei loro confronti del cosiddetto “daspo urbano”.