Una 50enne di origini bulgare nella serata di ieri si è resa protagonista di un incidente stradale che per fortuna non ha provocato conseguenze agli altri automobilisti.
Erano circa le 18.40 quando la donna, alla guida di un’utilitaria, stava percorrendo via Sarzana e arrivata all’intersezione tra via delle Ginestre e via San Venerio, ha perso il controllo del veicolo schiantandosi contro un parapedonale metallico a margine della carreggiata.
Il pronto intervento degli agenti del settore infortunistica della Polizia Locale ha permesso di chiarire la dinamica dell’incidente e, nel corso degli accertamenti, è emerso che il veicolo non era stato sottoposto alla revisione periodica. Durante i rilievi inoltre la donna manifestava i sintomi tipici dell’ebbrezza alcolica, come alitosi vinosa ed equilibrio precario. Per questi motivi è stata sottoposta alla prova etilometrica che ha fornito esito positivo: 1,02 alla prima misurazione e 1,06 alla seconda. I guai pertanto per la conducente sono aumentati in quanto, oltre alle sanzioni amministrative contestate per le violazioni “meno gravi” del codice della strada, si è proceduto anche dal punto di vista penale.
Mettersi alla guida con un tasso alcolemico compreso tra 0,81 e 1,5 grammi per litro costituisce infatti un reato penale punibile con l’arresto fino a 6 mesi, una multa che va da 800 a 3.200 euro e la sanzione accessoria della sospensione della patente per un periodo che va da sei mesi a un anno. Qualora il conducente in stato di ebbrezza, come in questo caso, provochi un incidente stradale, le sanzioni previste dal codice della strada sono raddoppiate: è prevista la sanzione accessoria della revoca della patente ed è disposto il fermo amministrativo del veicolo con cui è stato provocato l’incidente per un periodo di 180 giorni, eccetto nei casi in cui il veicolo sia intestato ad un soggetto diverso da quello che ha provocato l’incidente. Oltre a tutto ciò, la donna dovrà anche farsi carico delle spese di riparazione dell’arredo urbano danneggiato.