E' un grande vuoto quello che Mara Baronti lascia in città e in tutti coloro che l'hanno conosciuta e condiviso con lei la sua bella avventura artistica.
E' stata la prima narratrice di fiabe in Italia. Non leggeva, non 'diceva' a memoria, ma raccontava improvvisando, convinta com'era che "..anche se ci sono tanti libri, i miti e le favole bisogna ascoltarli, perché solo così ci danno i suggerimenti necessari..".
Ricordi, infiniti racconti, mille suggestioni, performance e spettacoli. Questa era Mara: uno sconfinato magazzino umano di storie, fiabe e racconti della tradizione popolare di tutto il mondo, da lei stessa rielaborate, adattando il suo racconto al pubblico che di volta in volta incontrava sui palcoscenici o nelle scuole. Ovunque incontrava apprezzamento ed entusiasmo, riuscendo a catturare grandi e piccoli nella magia della sua narrazione. Era una narratrice generosa, la cui eredità sarà difficile da recuperare e trasmettere, proprio per l'unicità del suo modo di essere e di vivere la sua arte.
Mara ha lavorato dappertutto in Italia e nel mondo, ha realizzato e prodotto centinaia di spettacoli. Il suo ultimo spettacolo in città è stato 'Il Tempo di Alice' , dove interpretava un Alice anziana che, nonostante l'età, accettava l'ennesima sfida lanciatagli dal Cappellaio: l'ennesima e l'ultima. E' nella suggestione di quella luce che nel finale la portava via serenamente, che vogliamo ricordarla; e lo facciamo con le sue stesse parole, dedicate ad un terra che lei amava molto:
"...gli indiani lo sanno che la vita dura poco, è un gioco e ci si diverte. Vivere con leggerezza è il vero segreto."
Massimo Federici
Sindaco della Spezia