Prodotto dall’Osservatorio Covid-19 del Centro Studi di Lavoro&Welfare, questo Report, che Gazzetta della Spezia ha deciso di pubblicare ogni settimana, presenta analisi ed elaborazioni dei dati di Ministero della Salute sulla progressione della pandemia aggiornati al 9 maggio 2021 a cura di Piero Pessa, con l'introduzione di Cesare Damiano, che spiega: "La “normalità” - o presunta tale - la raggiungeremo quando avremo 1.000 contagi e 10 decessi al giorno. Siamo ancora lontani, ma ci stiamo arrivando lentamente".
"La pandemia va letta- prosegue Damiano nella sua indroduzione- come se avessimo di fronte a noi i due piatti di una bilancia: carichiamo il piatto di sinistra di dosi di vaccino, e si alza il piatto di destra, quello delle aperture. Più vaccinati, meno contagi, meno decessi e più aperture. Questi indicatori sono tra loro strettamente collegati.
La scelta di Draghi delle aperture 'ragionate' e dell’obiettivo delle 500mila persone vaccinate al giorno è quella vincente. Il “liberi tutti” a prescindere e propagandistico è da irresponsabili. Continuiamo con pazienza lungo la strada tracciata".
Contagi e decessi in diminuzione
Nell'elaborazione dei dati a cura di Piero Pessa, emerge come continui la positiva riduzione dei contagi e dei decessi. La tabella 1, infatti, mostra che la riduzione è stata particolarmente rilevante in questa ultima settimana, confermando la tendenza in atto dall’inizio di aprile.
Per quanto riguarda i contagi si tratta del dato più basso degli ultimi sei mesi: si deve risalire all’inizio di ottobre dello scorso anno per avere un dato analogo. La media giornaliera dei decessi rimane piuttosto consistente, nonostante l’evidente riduzione che continua da quattro settimane. Le prossime settimane sono quelle più critiche per comprendere se il “rischio ragionato” assunto dal Governo ha avuto successo, oppure prelude a un rilancio della pandemia.
Le vaccinazioni
All’8 maggio, il Ministero della Salute informa che sono 23,4 milioni le dosi somministrate dall’inizio della campagna vaccinale e sono 7,2 milioni le persone completamente vaccinate (11,9% della popolazione). In rapporto alla popolazione sono state somministrate 38,3 dosi ogni 100 abitanti: un dato inferiore alla Germania (41,1) e alla Spagna (40,7), ma superiore alla Francia (36). La tabella 2 illustra quale è stato l’andamento delle forniture e delle somministrazioni dall’inizio della campagna vaccinale. Vale sempre l’avvertenza che i dati delle somministrazioni dell’ultima settimana sono provvisori in attesa delle comunicazioni definitive da parte delle Regioni che, normalmente, aumentano significativamente i numeri riportati in tabella
Come si può osservare la campagna vaccinale è migliorata costantemente in queste ultime settimane, anche se non ha ancora raggiunto la media delle 500mila vaccinazioni al giorno. Nelle scorse settimane era pressoché impossibile arrivare a questo traguardo, dato la scarsità delle forniture che sono state sempre inferiore alla media delle 400mila giornaliere.
Tuttavia, in quest’ultima settimana le forniture hanno avuto un notevole incremento, rendendo possibile il raggiungimento dell’obbiettivo delle 500mila somministrazioni giornaliere dalla prossima settimana. Si deve prendere atto che rimangono problemi organizzativi non risolti nella somministrazione poiché si sta ampliando il divario tra le Regioni più “veloci” e quelle più “lente”. Se consideriamo il dato delle somministrazioni ogni 100 abitanti possiamo verificare che ad aprile vi erano 10 punti di differenza tra la Regione più veloce e quella più lenta, oggi 12 punti (Liguria: 45,9; Sicilia: 33,7 dosi ogni 100 abitanti).
Nonostante i notevoli miglioramenti di queste ultime settimane, rimangono ancora non protette quote rilevanti di persone anziane che non hanno ricevuto la prima dose del vaccino: 10% degli ottantenni e oltre; 29% tra i 70 e 79 anni; 56% tra i 60 e 69 anni.
Potete leggere il report a questo link