Sono tre le persone denunciate dalla Squadra Mobile spezzina a seguito di una lite verbale passata alle vie di fatto, verificatasi alle ore 13.30 circa di giovedì 15 aprile, in viale San Bartolomeo, tra una coppia, un uomo e una donna di quarant’anni ed un 20enne, spalleggiato da due complici di 23 e 62 anni, tutti residenti in provincia.
Nel corso della mattina di giovedì scorso, il giovane ventenne si era recato in via S. Bartolomeo, accompagnato da due amici, per chiarire questioni in sospeso, tradendo però sin dall’inizio le proprie intenzioni poco pacifiche. Dalle parole, infatti, i tre uomini sono presto passati alle vie di fatto, aggredendo la coppia con spintonamenti, calci e pugni, che hanno altresì causato la caduta a terra della donna.
Durante l’aggressione il 20enne spezzino e uno degli uomini che si trovava in sua compagnia, hanno anche minacciato la coppia, ostentando vistosamente due pistole che gli stessi portavano al seguito nella cintura dei pantaloni.
Solo le grida di un passante che minacciava di chiamare la Polizia, ha indotto i tre aggressori a scappare velocemente a bordo di un'autovettura di grossa cilindrata.
L’immediato intervento sul posto delle pattuglie della Squadra Volante e del personale della Squadra Mobile ha consentito di mettere in sicurezza la coppia e di acquisire i primi elementi utili ai fini della ricostruzione dei fatti.
All’esito di ripetuti pattugliamenti del territorio a medio raggio e dei riscontri del caso, sono bastate poche ore, alla Squadra Mobile per identificare tutti gli autori del reato. Importanti le testimonianze raccolte e il pronto esame delle videoregistrazioni delle telecamere di sicurezza. Fermato il 20enne sulla vettura di grossa cilindrata utilizzata per la fuga, a Buonviaggio, gli investigatori hanno trovato in suo possesso una cartuccia a salve.
E' stato poi individuato il complice più anziano, un sessantaduenne spezzino pregiudicato, che aveva appena nascosto nella vegetazione poco distante dal luogo del fermo del complice, le armi utilizzate durante l'aggressione: due pistole "scacciacani" con relativo munizionamento a salve, fedeli riproduzioni di armi vere, sprovviste di tappo rosso. Una era stata acquistata poche ore prima, verosimilmente proprio per dare più significato all’azione, premeditata.
Nel prosieguo delle indagini è stato identificato anche il terzo autore del raid, un ventitreenne spezzino incensurato, con un ruolo di secondo piano nella vicenda.
La coppia, che ha dovuto ricorrere alle cure mediche presso il locale pronto soccorso ha poi formalizzato, negli uffici della Squadra Mobile, la denuncia.
Il 20enne ed il sessantaduenne sono stati deferiti in stato di libertà alla Procura della Repubblica presso il Tribunale della Spezia per il reato di minacce gravi e aggravate dall'uso delle armi, ancorché a salve, che sono state sequestrate, nonché in concorso anche con il 23enne per il reato di lesioni personali.