Apprendiamo dalla stampa e dall'informazione online che IREN a breve dovrebbe approntare il cantiere per la costruzione del digestore a Saliceti.
Che IREN faccia i propri interessi ormai è un dato oggettivo, ma leggere di associazioni ambientali nazionali quali Legambiente che da un lato chiedono maggior tutela delle acque come dichierato e dall'altro appoggiano l'uso dei digestori ci fa riflettere.
Ricordiamo che l'obiettivo futuro energetico sarà rappresentato dall'idrogeno, pertanto coloro che propongono i biodigestori come il male minore rispetto agli inceneritori non fanno il bene dei cittadini.
Come comitato di tutela ambientale non siamo per il male minore, ma per mettere la salute al primo posto, al di là degli incentivi che si celano dietro a questi progetti "green" .
Ricorrendo ai digestori si sposterà solamente il problema facendo gravare sulla nostra salute i risultati dell'inquinamento prodotto dalle emissioni da questi impianti.
La soluzione è il ricorso ad impianti di compostaggio che affiancati a politiche coraggiose di riduzione dei rifiuti alla fonte orientata alla riconversione degli impianti esistenti.
La piana del Magra è già sacrificata e non può sopportare un ulteriore carico ambientale che possa mettere in pericolo l'acqua potabile dell'intera provincia.
I cambiamenti climatici fanno si che le piene del Magra siano improvvise e le erosioni delle sponde sono molto evidenti nella piana di Vezzano Ligure (vedi foto campo sportivo Corea).
Noi ci chiediamo quanti di coloro, in primis Legambiente Liguria che viene citata come favorevole agli impianti di digestione anaerobica, conoscono questo territorio, ci vivono e sono al corrente delle molteplici criticità dovute alla presenza di un fiume che si sta riprendendo anno dopo anno la larghezza di un letto costretto, nel passato, ad un ridimensionamento dovuto all'urbanizzazione.
Come cittadini siamo stanchi di leggere classifiche relative all'inquinamento e altre notizie preoccupanti, che incidono sulla qualità della vita e sulla salute della popolazione, perciò come Comitato Ambientalista rivolgiamo un accorato appello a tutte le forze politiche presenti sul territorio per far si che questo tipo di impianto non porti un altro sfregio in questa fetta di Liguria molto spesso dimenticata, offesa, asservita per interesse dei pochi che ne hanno fatto scempio.
Comitato di volontariato per la tutela di Ponzano e dintorni