La Liguria, al 16.01.2021, è la regione che ha uno dei più bassi tassi di vaccinazione rispetto alle dosi consegnate (64% a fronte di una media nazionale del 70,5%); siamo terz’ultimi dopo Calabria e Basilicata.
Il Tribunale del Malato, preso atto dell’evolversi della vaccinazione nei confronti degli operatori sanitari e dei pazienti in RSA, ha rimarcato – con una nota inviata alla Regione - che la vaccinazione al di fuori delle strutture potrebbe risultare più complessa. Pertanto la richiesta del TdM è quella di conoscere dove verranno effettuate le vaccinazioni, quante unità di personale saranno dedicate e se saranno coinvolti i medici di medicina generale. Oltre naturalmente ai tempi e alle modalità con cui verranno gestite le informazioni alla popolazione.
Le motivazioni di tale richiesta appaiono ben rappresentate da una segnalazione – proprio di oggi - giunta alla nostra sede. Segnalante un cittadino della Spezia, la cui madre 86enne ed affetta da importanti patologie e come tale quindi tra i soggetti cui prioritariamente dovrebbe essere effettuata la vaccinazione.
Ecco la trafila effettuata dal cittadino e le risposte date dalla Regione e da A.Li.Sa..
Nella scorsa settimana, il cittadino ha chiamato la Regione che gli ha passato A.Li.Sa.. Qui, alla domanda di informazioni su come e quando la madre potrebbe essere vaccinata, la risposta è stata “non ci sono linee guida; è necessario rivolgersi al medico di famiglia e in ogni caso è colpa del Ministero”. Il cittadino – tutt’affatto sprovveduto – ha fatto presente che in altre Regioni si stanno già attivando i piani vaccinali per la popolazione e quindi il Ministero non c’entra nulla. Nessuna risposta da A.Li.Sa.
Contattato il proprio medico, come suggerito, costui ha riferito che, non solo non ci sono accordi con la Regione per le vaccinazioni, ma addirittura lui stesso, nonostante i solleciti, ancora non era stato vaccinato.
Altra telefonata – nella stessa odierna mattinata – alla Regione segreteria dell’assessore. Al cittadino viene risposto che non hanno risposte da dare e che comunque non sono autorizzati a riferire alle persone questo tipo di informazioni. Viene suggerito di effettuare una segnalazione scritta.
Ci pare che commenti non servano, mentre serve un Piano immediato per le vaccinazioni e soprattutto una corretta e capillare informazione ai cittadini, anche per evitare eventuali “furbetti delle vaccinazioni”.
Cittadinanzattiva - Tribunale per i diritti del Malato