Nonostante l'emergenza coronavirus che il nostro paese sta affrontando, si avvicina il periodo natalizio. Per tanti questo significa contrastare il freddo invernale con la convivialità e il calore familiare (ovviamente nei limiti delle prescrizioni dovute all'emergenza pandemica in corso), sotto un tetto che protegge dalle intemperie esterne, dalla pioggia e dalla neve. Ci sono anche persone che una famiglia e un tetto dove potersi riparare non ce l'hanno.
Proprio per questo oggi è stata inaugurato il dormitorio “Locanda il Samaritano”, la struttura, sita all’interno del centro sportivo Montagna (spazio della Marina Militare in concessione al Comune della Spezia), che accoglie i senza fissa dimora per il periodo invernale. Si tratta di una ventina di posti, destinati a chi ha più bisogno, dato l’arrivo del freddo invernale; la struttura è già attiva da circa una settimana. Il dormitorio è stato al centro di un dibattito, con una lettera del presidente provinciale della Fidal Daniele Neri e la conseguente risposta del Vescovo, Monsignor Luigi Ernesto Palletti.
“Gli ultimi degli ultimi alla Locanda il Samaritano hanno trovato un po’ di speranza per la loro vita – così Don Luca Palei, direttore della Caritas La Spezia-Sarzana-Brugnato - Uno spazio di luce nuova a chi fino a ieri si trovava senza una casa. Questo luogo è uno spazio fisico ma anche un tempo, un cammino che si percorre assieme agli operatori della Caritas e del centro di ascolto e con tutte quelle realtà di volontariato che si sono messe in campo”.
“Oggi diamo una risposta non a chi sarà ospite, ma a noi stessi – ha sottolineato il sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini - Lasciare delle persone al freddo, in costanza della pandemia, voleva dire mettere a rischio la loro e la nostra vita. Grazie alla disponibilità della Marina Militare e della Caritas oggi siamo riusciti a dare una speranza, un’ospitalità temporanea per questo inverno, senza togliere niente a nessuno in un luogo che era abbandonato, abbiamo fatto il nostro dovere. Abbiamo ricevuto critiche umanamente disgustose, questo ci ha fatto soffrire: vuol dire che nella nostra cittadinanza ci sono persone che non capiscono il periodo in cui viviamo, a cui dà noia la vista dei più deboli e dei più poveri. Spero che da oggi anche queste persone riflettano”.
Presente all’inaugurazione anche l’Ammiraglio Giorgio Lazio: “Tutti insieme siamo riusciti ad utilizzare questo spazio per dare nuova dignità alle persone che hanno bisogno. Un’opportunità in cui la Marina Militare ha voluto essere al fianco della città, anche sfidando le critiche ingenerose che abbiamo letto”.
Un progetto che ha trovato il sostegno della Fondazione Carispezia. “La missione principale della Fondazione è quella di accrescere il capitale sociale della nostra comunità – ha dichiarato Nicola Carozza, consigliere di indirizzo Fondazione Carispezia - Rispetto alle critiche, troppo spesso si spendono parole poco edificanti verso le associazioni di volontariato, le Ong e le cooperative. Riprendo le parole di Giuseppe Guzzetti, storico presidente dell’Acri. “La democrazia si fonda su 3 pilastri: lo stato, il mercato e il non profit. Se quest’ultimo viene indebolito, indeboliamo anche la nostra democrazia”.