Lunedì scorso, nel pomeriggio, una decina di giovanissimi della Spezia, tra i quali alcune ragazze, nella meravigliosa cornice offerta da Grotta Byron di Porto Venere, anziche’ godersi quel bellissimo scorcio di mare ed il sole della caldissima giornata, hanno pensato bene di innescare tra loro una serie di provocazioni e tensioni, per futili motivi, che sono degenerate in una lite sugli scogli.
”Cos’hai da guardare?”... “Ti serve qualcosa?” ..., Così è iniziata la bagarre.
Alla centrale operativa del comando provinciale Carabinieri della Spezia è giunta la segnalazione telefonica di una rissa in Grotta Byron. Immediato l’intervento sul posto di una pattuglia dei Carabinieri di Porto Venere, che già si trovava in zona, supportata da un altro equipaggio fatto giungere dalla Spezia.
I militari, in breve tempo, hanno preso contatti con alcuni ragazzi rintracciati in piazza Bastreri e, ricevute da loro le prime indicazioni, sono riusciti a ricostruire la vicenda che, inizialmente, aveva creato allarme tra i frequentatori di uno dei tratti più belli della costa spezzina.
Non si è trattato di una rissa, bensì di una colluttazione che ha visto attori due studenti spezzini, di cui uno maggiorenne, di 19 anni, che si sono affrontati fisicamente colpendosi con dei pugni.
Il contendente, un 17enne, ha avuto la peggio venendo colpito al volto ed alla testa e per lui sono state necessarie le cure dei sanitari del pronto soccorso dell’ospedale della Spezia che gli hanno riscontrato contusioni al capo e ad uno zigomo, guaribili in 10 giorni.
Il maggiorenne, nel frattempo allontanatosi dal luogo dell’aggressione, è stato fermato poco dopo dai Carabinieri di Porto Venere a bordo dell’autobus di linea che conduce alla Spezia, sul quale sono stati individuati, in sua compagnia, altri giovani che avevano partecipato al fatto.
Sul bus, inoltre, è stato recuperato un telefono cellulare che, nella confusione venutasi a creare durante il tafferuglio, è stato asportato dal citato maggiorenne dallo zainetto di un altro giovanotto.
Tutti i ragazzi fermati sono stati accompagnati presso la caserma di Porto Venere dove sono stati invitati a rendere le loro dichiarazioni, non senza aver prima avvisato i genitori ai quali, terminate le formalità, sono stati affidati.
Pur essendo ancora al vaglio degli inquirenti la posizione di alcuni, dovendo visionare alcuni filmati prodotti con i telefoni cellulari, il ragazzo autore del ‘pestaggio’ e’ stato nel frattempo denunciato alla Procura della Repubblica della Spezia per lesioni personali e per furto di un telefono cellulare.
Riguardo alle lesioni potranno intervenire, in sede di proposizione di querela, anche i genitori del ragazzo ferito.
L’elevata presenza di turisti e bagnanti in alcuni giorni della settimana, specie in talune fasce orarie, è oggetto di attento e continuo monitoraggio da parte del locale comando dell’Arma, nonchè della compagnia Carabinieri della Spezia che interviene, laddove necessario e non solo a Porto Venere, con ulteriore personale per rendere più efficaci i servizi di controllo e prevenzione sul territorio al fine di garantire sicurezza e tranquillità per chiunque voglia frequentare le coste ed i litorali spezzini.