L'anno scorso c'era il pienone tra le vie del centro storico sarzanese: la Fiera delle Nocciole aveva ottenuto uno straordinario successo con le sue bancarelle tra dolci, cibo tipico, sorrisi e divertimento. Nel 2019 la tipica e identitaria manifestazione sarzanese cadeva dal 6 all'8 aprile. Si doveva chiudere la domenica appena passata, invece, per l'edizione del 2020, ma il Coronavirus si è portato via anche la ricorrenza più attesa da tutti i cittadini del piccolo borgo e zone limitrofe.
Regnava il silenzio nelle principali vie di comunicazione: via Mazzini, Landinelli, piazza Luni, Matteotti, Garibaldi, nessuno in giro nonostante la bella giornata...com'è giusto che sia. La dimostrazione che i provvedimenti adottati dal Governo per contrastare la diffusione del Covid-19 sono stati ben compresi dalla popolazione, ma lo scenario lascia un sottofondo di tristezza e inquietudine: un silenzio che ci ricorderemo per sempre, nella speranza che una simile tragedia non accada mai più. Si sente dalle case chi canta, anche a metri di distanza, qualcuno che ride, un po' di musica, poi il niente.
Solo il rumore dei passi di chi, con la fotocamera, ha scattato le foto allegate per rappresentare con le immagini la dura realtà che tutta l'Italia sta vivendo ormai da tre settimane abbondanti. Il lockdown scattato il 4 marzo in Lombardia, poi esteso il 9 marzo in tutta la penisola ha zittito non solo il centro storico ma anche le principali strade che circondano il borgo, sempre trafficate dalla domenica al lunedì in quasi tutte le ore del giorno. Ma non solo: l'Aurelia, passando da San Lazzaro, a Castelnuovo Magra, fino alla vicina Luni che chiude la Liguria, deserta come non la vedremo mai più. Questa è solo la prima parte di un reportage che ci porterà in viaggio tra i diversi comuni dello spezzino, aspettando la fine della pandemia e la rinascita del paese.