Una quarantina di persone in meno rispetto alla forza lavoro necessaria, un edificio fatiscente che cade letteralmente a pezzi e nuovi pensionamenti dietro l’angolo. Sono i problemi che affliggono (anche) l’Agenzia delle entrate della Spezia, portati nuovamente all’attenzione dell’opinione pubblica da lavoratori e sindacati stamattina durante un presidio sotto la Prefettura.
“Il governo chiede alle Agenzie fiscali di fare la lotta all’evasione senza però garantire le risorse economiche e umane necessarie – spiegano Franco Volpi e Stefano Lorusso di Cisl Fp – Dal 2017 alla Spezia si è registrato un calo del 30% del personale per via dei pensionamenti: i dipendenti erano 190, ora sono circa 145. Ma i carichi di lavori sono rimasti gli stessi, anzi in alcuni casi sono persino aumentati. È una situazione esplosiva”.
Il presidio spezzino si inserisce in una mobilitazione organizzata oggi in molte altre città italiane: il problema della carenza di personale, infatti, affligge innumerevoli sedi dell’Agenzia delle entrate nel paese, non soltanto quella spezzina, divisa tra la sede di piazza Europa e quella di piazzale Kennedy. A rendere la situazione ancora più critica, sottolineano le organizzazioni sindacali, è stata l’assenza – per sei mesi – di un direttore generale a livello nazionale e quindi di una struttura operativa organizzata che potesse far fronte alle criticità.
“L’andamento dei pensionamenti era conosciuto già da alcuni anni – fa notare Daniele Lombardo della Fp Cgil – ma ciononostante l’Agenzia non ha posto le condizione per affrontare il calo verticale delle persone in servizio, che ha colpito anche la sede spezzina. Quota 100, in più, ha incrementato le uscite”.
A rendere ancora più delicata la situazione dell’Agenzia spezzina sono le condizioni ambientali in cui lavorano i dipendenti: l’edificio di piazza Europa, infatti, versa in condizioni precarie, e nel corso degli ultimi anni sindacati e lavoratori hanno denunciato a più riprese la caduta degli intonaci dal soffitto e le infiltrazioni d’acqua, a causa dell’assenza di una manutenzione programmata della struttura.
“Il governo fa un gran parlare di lotta all’evasione fiscale, ma non dà gli strumenti perché questa possa avvenire – ribadiscono Marco Poletti di Confsal Unsa e Cari Rossi di Uil Pa – Senza contare che i lavoratori degli sportelli non hanno ancora ricevuto le indennità del 2018 e del 2019”.
Stamattina dipendenti e sindacati hanno incontrato il prefetto Antonio Garufi per chiedere una soluzione alle difficoltà della sede spezzina.