Un accordo, quello siglato questa mattina nel palazzo della Provincia, tra l’Istituto Einaudi Chiodo e la Provincia che ha un doppio valore, formativo ed educativo.
Si tratta della possibilità per 18 studenti dell’Einaudi Chiodo di intervenire negli istituti della provincia spezzina laddove c’è bisogno di operazioni di manutenzione, come ad esempio banchi o sedie danneggiate, sistemazione idraulica e simili. I ragazzi potranno quindi contribuire nel percorso di risanamento sul fronte dell’edilizia scolastica, conoscendo in primo piano i problemi che affliggono le strutture della provincia spezzina e potranno aggiungere questa esperienza al proprio curriculum vitae. Un coinvolgimento che va dalla progettazione, allo studio fino all’esecuzione, unendo la parte teorica alla pratica.
“I ragazzi potranno dimostrare le loro capacità restituendo professionalità al mondo della scuola – ha sottolineato il presidente della Provincia Pierluigi Peracchini - Negli altri paesi è la normalità, per la prima volta avremo questo scambio concreto tra il mondo della scuola e la professionalità applicata agli edifici scolastici. Parliamo di piccole manutenzioni ma sono molto importanti, soprattutto oggi che non riusciamo ad avere le risorse anche per le problematiche più banali, questo è un aiuto concreto”.
Una convenzione, quella firmata oggi, che è un punto d’inizio e non di arrivo come ha ricordato il vice presidente della Provincia Francesco Ponzanelli, che ha poi delineato i prossimi interventi per l’adeguamento sismico degli istituti scolastici: “La manutenzione ordinaria ormai è diventata straordinaria. Abbiamo investito parecchio in sicurezza, sull’adeguamento sismico: ad esempio al Parentucelli di Sarzana dove sono stati investiti quasi 4 milioni di euro, in fase si passerà anche all’Istituto Einaudi e al Cappellini Sauro. Da oggi ai prossimi 4 mesi inizieranno una serie di cantieri”.
Studenti in prima fila per intervenire sulle scuole, alcuni interventi sono già stati fatti, uno anche all’istituto Fossati dove sono stati rimessi in sicurezza diversi banchi e sedie, il che rappresenta anche un risparmio.
“Bisogna recuperare il recuperabile, il mondo ce lo impone – ha evidenziato il dirigente dell’Istituto Einaudi Chiodo Paolo Manfredini – Bisogna fare uno sforzo verso il recupero. I ragazzi sono a disposizione delle scuole sotto la guida dei loro insegnanti”.
Scuole accoglienti, in ordine e risistemate significa anche invogliare gli studenti ad avere maggior rispetto dei luoghi dove si svolgono le lezioni: “Se un luogo è ordinato e pulito fa appello al senso di responsabilità degli utenti e spinge a mantenerlo in buone condizioni – ha dichiarato il dirigente dell’ufficio territoriale scolastico Roberto Peccenini – Per i ragazzi che scenderanno in campo si tratta di una parte essenziale del loro percorso di studi. L’intento è valorizzare la funzione educativa del lavoro coinvolgendo gli studenti in maniera pratica per produrre un risultato tangibile ed utile per la comunità, si potrebbe definire come service learning, ovvero apprendimento attraverso il servizio”.