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La Soprintendenza boccia la passerella su viale Italia In evidenza

di Gabriele Cocchi - Il parere dell'organo del Ministero è stato reso noto in consiglio comunale. Ora il progetto dovrà essere rivisto.

Batosta per l'amministrazione comunale sul progetto della "piazza sospesa", la passerella ciclopedonale che dovrebbe collegare via Diaz a passeggiata Morin scavalcando viale Italia.

Il progetto, presentato a giugno 2019 dal Comune e ideato dall'architetto Alfonso Femia, si era già attirato le pesanti critiche non soltanto delle associazioni ambientaliste e delle opposizioni, ma anche della stessa maggioranza di centrodestra.

A mancare all'appello era proprio il parere della Soprintendenza ai beni culturali, invocato dai contrari al progetto per l'impatto dell'opera sull'area storica dei giardini pubblici.

Il giudizio dell'organo del Ministero è stato reso noto ieri sera dall'assessore ai lavori pubblici Luca Piaggi, durante il consiglio comunale straordinario richiesto dai gruppi di minoranza per discutere del progetto.

"Oggi è arrivato il parere negativo della Soprintendenza - ha spiegato Piaggi - Rimane comunque cogente il tema del collegamento con il fronte a mare della città. Si darà mandato agli uffici tecnici di studiare possibili soluzioni alternative, anche se più costose come abbiamo visto in alcune commissioni comunali".

"Non accetto lezioni da chi ha governato e ci ha lasciato una città distrutta, piena di debiti e sommersa dai rifiuti - ha aggiunto il sindaco Pierluigi Peracchini rispondendo agli attacchi del centrosinistra - Non ci metteremo a fare una rissa tra istituzioni: noi accettiamo le regole della democrazia, visto che la Soprintendenza si esprime quando c'è un progetto definitivo. Faremo i dovuti approfondimenti e cercheremo soluzioni alternative per il bene della città".

Il parere rivoluziona quindi l'intero iter progettuale, che dovrà essere completamente rivisto per rispettare i paletti fissati dalla Soprintendenza.

Per i lavori, che secondo le previsioni sarebbero dovuti partire entro la metà del 2020, erano stati garantiti i finanziamenti del Comune e dell'Autorità di sistema portuale, ciascuno per un importo di 1 milione 800 mila euro.

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