Ieri mattina durante l'orario di scuola al liceo scientifico Parentucelli e all'Istituto Tecnico Agrario Arzelà gli studenti e le studentesse sono stati portati ad una funzione religiosa svolta all'interno dell'auditorium scolastico. Riteniamo tutto ciò oltraggioso per la popolazione studentesca e discriminatorio, non solo nei confronti di chi professa altre religioni, che durante le festività dei loro credo non si vedono trattare allo stesso modo, ma anche, e soprattutto, per gli studenti e le studentesse che se non fossero andati a messa sarebbero stati interrogati, o viceversa, per quelli andati a messa che si sono visti nelle proprie classi i professori andare avanti col programma.
Ma soprattutto condanniamo il caso di un docente che ha esplicitamente chiesto ai suoi alunni di partecipare alla funzione religiosa per permettergli di andare, in quanto se anche un solo studente non fosse voluto andare a messa, il docente sarebbe dovuto rimanere in classe a garantire la sorveglianza.
A nulla sono servite, nello scorso Consiglio di Istituto i tentativi di disinnesco di questa celebrazione da parte dei rappresentanti di istituto che hanno comunque visto il Preside disinteressarsi delle loro motivazioni e andare avanti per la sua strada.
Riteniamo poi di poco conto, il tentativo di salvarsi in corner da parte dello stesso affermando che la scuola rimane aperta anche per altre funzioni religiose. Ribadiamo per l'ennesima volta che la scuola è, e deve, rimanere laica. Che ognuno deve essere sì, libero di professare la propria religione, ma al di fuori dei confini scolastici, dove devono essere forniti gli strumenti culturali dove lo studente in autonomia può scegliere a quale credo rifarsi.
Unione degli studenti