Dopo otto mesi di ricovero al Cantiere Valdettaro l'imbarcazione Capricia torna a mostrare le proprie bellezze, pronta per rientrare a tutti gli effetti in prima linea nel Mediterraneo, teatro delle sue attività di formazione e addestramento dedicate agli allievi dell'Accademia Navale.
Lo staff del Cantiere Valdettaro in una nota ripercorre le lavorazioni sulla prestigiosa imbarcazione appartenuta alla famiglia Agnelli e donata alla Marina Militare nel 1993.
"Abbiamo operato con una attività di sverzatura sull'opera morta, un intervento mirato sulla coperta a causa delle infiltrazioni - spiega lo staff - Sono stati posati in totale cinquantasei metri quadrati di teak con una lunghezza di sei metri, quindici millimetri di spessore e cinquanta millimetri di larghezza della doga. Siamo soddisfatti del lavoro che si è completato, l'orgoglio di rivedere in mare una imbarcazione così prestigiosa è impagabile. Questa è l'attività che il Cantiere Valdettaro porta avanti, una clinica del legno che fa della precisione e della professionalità le proprie carte vincenti".