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Italia Nostra: "Miglio blu o miglio grigio?" In evidenza

Il Direttivo di Italia Nostra esprime perplessità sul Miglio Blu.

"Il tratto di pista ciclabile oggi esistente al Canaletto insiste su quello che un tempo era il binario ferroviario che dal Muggiano arrivava all'interno dell'Arsenale attraverso un ponte girevole i cui resti sono ancora visibili sul Lagora".

"Quel binario a est correva parallelamente a viale San Bartolomeo ed era da questo diviso, nel tratto tra Pagliari e l'entrata di Mariperman, da quel filare di pini marittimi che il progetto del "miglio blu" , secondo notizie apprese dalla stampa, vorrebbe abbattere".

"Se un tempo vi passava un treno, sicuramente vi sarà spazio in abbondanza per una ciclo pedonale: perciò diviene difficile comprendere le ragioni dell'abbattimento di tutti quegli alberi. Sarebbe sufficiente bonificare la vecchia linea dai rovi, eliminare i parcheggi riservati e le sbarre che oggi impediscono il passaggio e si avrebbe il tracciato della ciclabile perfettamente ombreggiato durante le quattro stagioni, senza toccare dei pini ormai secolari".

"A meno che non vi siano altre oscure ragioni a spingere verso il taglio del bosco, le stesse che hanno portato ad un sistematico abbattimento di gran parte dei pini esistenti nell'area urbana della Spezia e non solo. Vi sono perizie che ne indicano la loro pericolosità ? Le radici deformano l'asfalto? O l'area ferroviaria nel frattempo è stata data in concessione ai cantieri ed è, di conseguenza, divenuta indisponibile? Sarebbe uno strano accidente quest'ultimo, visto che del progetto di una ciclabile in grado di collegare i vari quartieri della città se ne parla da decenni. Da qui le perplessità che la sezione La Spezia Cinque Terre di Italia Nostra, ha nei confronti del progetto Miglio blu".

"Perplessità che si estendono anche alla utilità di una ciclabile che terminerebbe alle forche caudine del Muggiano, dove ciclisti e ciclo turisti finirebbero sotto la minaccia di Bus, camion ed automobili fino al confine comunale , oltre il quale per raggiungere San Terenzo e Lerici dovrebbero scegliere tra la trafficatissima galleria degli Scoglietti e la salita, impegnativa, di Pozzuolo. Quali dunque i vantaggi a fronte di costi , si dice, ingenti e a discapito di decine di alberi? Allora non basterebbe un restyling dei muri , oggi scrostati e cadenti, e la manutenzione dei marciapiedi per valorizzare e caratterizzare quel tratto di strada?".

"Non vorremmo che, per realizzare un miglio blu, si dovesse passare per l'ennesimo miglio grigio cemento, costellato da qualche misero alberello , frutto di quelle stitiche ripiantumazioni che il passato prossimo ci ha abituato a vedere nei viali e nelle piazze della nostra città".

Per il direttivo di Italia Nostra, sezione La Spezia Cinque Terre,

Giorgio Di Sacco Rolla

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