Sabato il diacono Federico diventerà sacerdote
di Giuseppe Savoca
Sabato prossimo 24 novembre, alle 15, nella cattedrale di Cristo Re alla Spezia, sarà ordinato sacerdote don Federico Ratti, della parrocchia di Santa Maria Assunta di Sarzana, allievo del seminario vescovile, diacono dall’ottobre dello scorso anno. Il giorno dopo, domenica 25 novembre, il novello sacerdote celebrerà la prima Messa alle 11.30 nella basilica concattedrale di Sarzana. Con lui salgono a quattro i sacerdoti ordinati nel corso di quest’anno dal vescovo Luigi Ernesto Palletti. Nel mese di marzo, infatti, erano diventati preti don Alessio Batti della parrocchia di San Francesco a Lerici, don Stefano Ricci della parrocchia di Santa Maria a Sarzana e don Emilio Valle della parrocchia di San Pietro apostolo alla Spezia. Un numero ragguardevole, per una diocesi come quella dell’estremo levante ligure, ma che, al momento, non si prevede possa essere ripetuto nei prossimi anni. Come è noto, infatti, il numero degli attuali allievi del seminario diocesano di Sarzana è molto basso. Anche per questo l’ordinazione di sabato prossimo sarà preceduta da nuove iniziative di preghiera per le vocazioni, un tema al quale monsignor Palletti non manca di fare riferimento nella sua pastorale diocesana. Ma oltre il momento della preghiera, indispensabile dato che le vocazioni al sacerdozio sono sempre un dono di Dio, è anche opportuno che la comunità cristiana rifletta a fondo sull’argomento, con particolare riferimento all’identità del prete nella società attuale. E’ infatti sempre più necessaria una preparazione adeguata a favore di chi si prepara a diventarlo, ed anche una riflessione utile per chi già vive l’esperienza sacerdotale. Un concreto contributo a tale riflessione è stato offerto ieri l’altro, nel salone “Fanelli” della cattedrale, dal vescovo di Acireale Antonino Raspanti, vice presidente della Conferenza episcopale italiana per l’Italia meridionale, il vescovo che già anni or sono negò i funerali religiosi ai mafiosi condannati e non pentiti. Monsignor Raspanti, su invito del confratello spezzino monsignor Palletti, ha parlato nell’ambito degli incontri periodici di formazione del clero. Trattando il tema relativo alla “Figura sacerdotale nell’attuale momento ecclesiale”, dopo aver illustrato l’impianto teologico proposto già dal Concilio di Trento sull’identità del sacerdote, ha elencato i vari itinerari di spiritualità che da quel Concilio hanno tratto ispirazione, in particolare quelli legati a figure carismatiche come il cardinal Pierre de Berulle, sant’Alfonso Maria de’ Liguori, sant’Ignazio di Loyola, san Paolo della Croce, san Vincenzo de’ Paoli, san Giovanni Bosco. Il vescovo di Acireale ha poi illustrato le caratteristiche dei modelli che dovrebbero ispirarsi al nuovo impianto teologico proposto dal Concilio Vaticano II, dove si è raggiunto un equilibrio tra la centralità di Gesù Cristo e il riferimento alla Chiesa. Non vanno al riguardo trascurate le mutate situazioni religiose e sociologiche che hanno contassegnato il passaggio da una situazione di cristianità largamente maggioritaria ad una di accentuato pluralismo religioso e culturale. I nuovi modelli si stanno così delineando con fatica, data l’instabilità della situazione determinata anche dalla debolezza delle istituzioni e dalle nuove tecnologie. Le figure sacerdotali più significative, in un tale contesto, sono certamente quelle di martiri o di testimoni estremi, come san Oscar Romero o il beato Pino Puglisi, che Raspanti ha conosciuto di persona.
La professione di suor Chiara
Ieri pomeriggio, nella chiesa di San Paolo alla Pianta gremita di fedeli, il vescovo Luigi Ernesto Palletti ha presieduto la Messa solenne durante la quale suor Maria Chiara Michelotti, della Piccola Opera Regiona degli Apostoli, ha emesso la professione solenne. La Piccola Opera, come è noto, è presente da molti anni alla Spezia, dove guida la Casa del clero e l’assistenza ai sacerdoti. In diocesi ha avuto diverse vocazioni, tra cui quella dell’attuale superiora generale suor Paola Barenco, nativa di Lerici.
Impegno al servizio di persone e famiglie
di Laura De Santi. Mentre si tiene oggi la Giornata mondiale dei poveri, voluta già alcuni anni or sono da Papa Francesco, la Caritas diocesana della Spezia – Sarzana – Brugnato ha reso noti i risultati dell’ultima raccolta alimentare effettuata in favore dell’”emporio della solidarietà” nella giornata di sabato 27 ottobre. Si è trattato di un ottimo risultato: in una sola giornata gli spezzini hanno donato 15 tonnellate di prodotti. L’emporio, come è noto, è il piccolo supermercato – dislocato nelle due sedi della Spezia e di Sarzana – dove persone e famiglie in temporanea difficoltà economica residenti nella provincia e, da quest’anno, anche nella Lunigiana toscana, possono fare la spesa gratuitamente attraverso l’utilizzo di una tessera a punti. Il servizio è gestito dalla Caritas dalla onlus “Piccola Matita” ed è sostenuto dalla Fondazione Carispezia insieme ai distretti sociosanitari provinciali ed alla “società della salute” della Lunigiana. Pasta, tonno, olio, zucchero, farina, pomodoro, biscotti, ma anche prodotti per l’infanzia e per l’igiene personale, sono i prodotti donati dagli spezzini – per un totale di trenta tonnellate nelle due raccolte del 2018 – che hanno contribuito a rifornire gli scaffali del supermercato solidale. Oltre novecento sono le tessere già attivate al 30 settembre scorso per un totale di circa tremila persone beneficiarie. Dal 2013 ad oggi sono state rilasciate quasi 4.200 tessere per un totale di circa quattordicimila persone raggiunte. “Un missionario diceva che Cristo non ha più mani di noi, ma ha soltanto le nostre mani per fare il suo lavoro – dice il direttore diocesano della Caritas don Luca Palei –: questa è la missione di tanti spezzini che per un istante, con le loro mani, hanno consegnato quel ‘pane quotidiano’ di condivisione e di prossimità ad uomini e donne feriti dalla vita, ma consolati dall’olio della speranza”. Sono stati quarantatre i supermercati che hanno aderito alla raccolta del 27 ottobre, con oltre duecento tra volontarie e volontarie, riferiti a ventisette diversi gruppi, provenienti non soltanto dalla Caritas e dalle parrocchie, ma anche dalla Protezione civile di Sarzana, dal gruppo Alpini, dalla Chiesa evangelica battista, dalla sezione di Ameglia della Croce rossa italiana, dalla “San Vincenzo de’ Paoli” e da Saguarcost Sarzana. Per l’occasione è stata coinvolta, per la prima volta, anche la Caritas di Aulla, in quanto dal 2018 possono accedere all’”emporio della solidarietà” anche persone residenti nella bassa Lunigiana toscana. Tra i volontari, c’erano anche diversi studenti dell’istituto “Parentucelli – Arzelà” di Sarzana, mentre una raccolta speciale è stata organizzata durante la stessa giornata presso il liceo scientifico “Pacinotti” della Spezia, dove gli alunni hanno potuto donare prodotti sempre destinati all’emporio. Dopo il successo della prima edizione del contest grafico rivolto alle scuole superiori, anche quest’anno le campagne di comunicazione sono state sviluppate proprio dagli studenti: la campagna della raccolta di sabato 27 ottobre, infatti, è stata creata dagli studenti dell’istituto alberghiero “Casini’’, mentre per la precedente raccolta di giugno era stata selezionata la campagna dell’istituto “Einaudi – Chiodo”. Come premio è stato distribuito materiale didattico multimediale, offerto dalla Fondazione Carispezia. Ieri sera intanto, al santuario di Gaggiola, il vescovo Luigi Ernesto Palletti ha presieduto la celebrazione diocesana per la Giornata dei poveri. Prima della Messa, cui hanno preso parte numerose delegazioni di tutte le associazioni di volontariato e di solidarietà, è stata inaugurata, presso il convento dei frati minori, una mostra sulle opere di servizio dei volontari francescani. A seguire, don Palei e i suoi collaboratori e collaboratrici hanno presentato il rapporto diocesano sulle povertà, dal titolo “Dieci anni al servizio della persona”.
Suffragio confraternite
Celebrazione annuale delle confraternite a suffragio dei soci defunti oggi 18 novembre alle 16 , a Corvara di Beverino. Presiede il vescovo.
Solennità di Cristo Re
Domenica prossima 25 novembre, ultima dell’anno liturgico, è la solennità di Cristo Re, alla Spezia festa titolare della cattedrale. Alle 10.30 il vescovo Palletti presiederà la Messa solenne.
Incontri “terza età”
Mercoledì prossimo 21 novembre proseguono alla Spezia, nel salone “Fanelli” della cattedrale di Cristo Re, gli incontri promossi dall’Azione cattolica e dedicati alla “terza età”. Monsignor Pier Carlo Medinelli terrà alle 16 una riflessione sul tema “Conservare la fede”. Seguirà un incontro conviviale. Tutti sono invitati.
”L’educazione dei giovani”
Venerdì prossimo 23 novembre, alla Spezia, il professor Carlo Lupi, direttore dell’Istituto superiore di Scienze religiose, terrà a Casa Massà, in via Cadorna 24, una conferenza sull’”Educazione dei giovani alla comprensione del messaggio cristiano”. Organizza il convegno “Maria Cristina”. Tutti sono invitati.
Sarzana, lezioni gratuite
Ha preso il via anche quest’anno a Sarzana, nella sede della “Pro Sarzana” di via San Francesco 93, l’attività del “polo didattico-sociale” che – organizzato dal centro di formazione “Niccolò V” –offre lezioni gratuite, in genere personalizzate, ad alunni ed alunne delle scuole secondarie di primo e secondo grado. In queste attività di sostegno ai percorsi scolastici vengono coperte pressoché tutte le discipline di studio. Le persone interessate possono presentarsi direttamente nella sede del centro ogni sabato alle 14.30 per concordare attività e lezioni.
Catechesi per gli adulti
E’ iniziato a Sarzana, nella parrocchia di San Francesco, un ciclo di catechesi per le persone adulte, con cadenza quindicinale. Gli incontri, che vertono sul “Credo”, sono tenuti dal parroco don Franco Pagano e si svolgono nei locali parrocchiali di piazza Monsignor Dino Ricchetti. Il prossimo incontro si terrà martedì 20 novembre, con due possibilità di orario: alle 18.30 ed alle 21. Tutti possono partecipare, anche senza preavviso.
Contina il corso di pastorale familiare
Continua alla Spezia il percorso proposto a partire dal corrente anno pastorale dall’ufficio diocesano di Pastorale familiare sul tema “Operai per la messe, per operare nella vigna del Signore”. Si tratta di incontri di formazione, dedicati in particolare al tema del discernimento vocazionale, che si tengono una volta al mese nel palazzo di Casa Massà, in via Cadorna 24. La Pastorale familiare organizza questo ciclo di incontri in collaborazione con l’associazione “La famiglia” e con l’Istituto superiore di Scienze religiose “Niccolò V”. Quello di oggi domenica 18 novembre, “Incontrarsi: maschio e femmina li creò”, è il secondo incontro di questa serie. L’appuntamento è per oggi pomeriggio alle 16. Relatrice sarà suor Antonella Ponte, docente di Sacra Scrittura presso l’Istituto “Niccolò V”. I successivi incontri si terranno nei giorni 2 dicembre, 20 gennaio, 17 febbraio, 31 marzo. Per informazioni, telefonare al numero 328.5834990.
Integrazione tra culture, una mostra al “Diocesano”
Dal 24 novembre al 2 dicembre si terrà presso il Museo diocesano di via del Prione 156, alla Spezia, la mostra fotografica #Nuovi Sguardi. La mostra fa seguito ad un “photo–contest” (concorso fotografico) lanciato dalla Caritas diocesana sul tema dell’integrazione tra generazioni e culture nel territorio spezzino. Hanno partecipato in tanti e le opere migliori vengono ora esposte in sede museale. L’inaugurazione della mostra avrà luogo sabato prossimo alle 17, e tutti sono invitati. La cerimonia conclusiva, con la premiazione dei vincitori, si terrà invece, sempre al “Diocesano”, sabato 1° dicembre alle 17.
Ora gli artisti cattolici si confrontano con il cinema
Promossa dalla sezione spezzina dell’Unione cattolica artisti italiani, si inaugura martedì prossimo 20 novembre alle 17, alla Spezia, nella sede del centro culturale “Angiolo Del Santo” di via Don Minzoni 62, la mostra “Ballo Uomo, Ballo Donna (2000–2005) – L’arte perduta del manifesto cinematografico”, visitabile sino al 29 novembre. Si tratta di un originale evento curato da Giordano Giannini, esperto ed apprezzato studioso di cinema, che lo presenta così: “Immaginate di tornare indietro nel tempo, alla fine degli anni Cinquanta, quando si poteva vedere una comitiva di giovanotti pronti per un piacevole diversivo nel fine settimana: compravano delle pastarelle e accorrevano alla piazza del paese per vedere i cartelloni dei film in programmazione. Nonostante il boom editoriale dei settimanali o del cineromanzo, è possibile che sapessero poco o nulla delle singole pellicole, eppure guardando i manifesti ricevevano un messaggio inconfondibile. Avrebbero capito subito cosa sarebbero andati a vedere nel pomeriggio. Gli artisti della comunicazione pubblicitaria visiva diventavano, infatti, compagni di un pellegrinaggio vero e proprio... Perché oggi questo non avviene ? Esplorando i manifesti cinematografici del quinquennio di cui sopra, cercheremo di rispondere insieme a tale quesito”. Dopo aver conseguito la maturità classica, Giordano Giannini (La Spezia, 1987), si è iscritto all’Università di Pisa, corso di laurea triennale in Cinema, Musica e Teatro, e, in seguito, al corso di laurea magistrale in Storia e Forme delle Arti Visive, dello Spettacolo e dei Nuovi Media, ultimando entrambi con lode. A lungo ha curato corsi di lettura filmica presso istituti scolastici di vario ordine e grado, sale d’essai, centri sociali e culturali. E’ stato insignito del diploma di socio ordinario dell’Accademia “Aliprandi – Rodriguez” di Firenze. Fra le sue pubblicazioni, “Cinema e giardini. Una lettura iconologica”, del 2016.
Valerio Paolo Cremolini