Sono passati dai sentieri e scesi alle marine dei borghi delle Cinque Terre i volontari e le volontarie di Legambiente che si sono alternati in tre turni consecutivi, per un mese, nel territorio del Parco Nazionale delle Cinque Terre.
Lungo i sentieri hanno somministrato e raccolto settecentocinquanta questionari, nell'ambito del progetto "#Apiediconlatesta", la cui finalità, attraverso la loro elaborazione, è poter fornire elementi analitici per realizzare le migliori scelte per gli interventi da sviluppare in ambito informativo nei confronti dei turisti e decidere le priorità di intervento per garantire la fruizione in sicurezza del paesaggio delle Cinque terre.
Nelle marine e nelle spiagge hanno recuperato plastica, materiali ferrosi, vetro e carta, purtroppo ancora abbandonati sulle spiagge e nei fondali.
"Una vacanza intelligente, concettualmente lontana dal turismo che consuma e usura il territorio – commenta Santo Grammatico, Presidente di Legambiente Liguria - che permette una residenza di più giorni e la costituzione di una comunità attiva. Si ha così la possibilità di approfondire le relazioni col territorio e con le persone residenti che ne determinano la cultura e il patrimonio identitario. Abbiamo unito l'opera di volontariato a momenti formativi grazie agli interventi della Fondazione Manarola che sta recuperando il territorio dall'abbandono, del CAI sezione della Spezia attivo sul sistema sentieristico, del Soccorso Alpino che interviene con competenza per garantire la sicurezza dei turisti che, troppo spesso, con abbigliamento inadeguato si avventura lungo i sentieri e con il Centro Studi Rischi Geologici per approfondire la fragilità di questo territorio".
Grande soddisfazione al Parco. "Tutti i ragazzi hanno avuto modo di conoscere il territorio e coloro che lo abitano - Dice Patrizio Scarpellini, Direttore del Parco Nazionale delle Cinque Terre- Nel corso degli incontri sono emersi davvero "discorsi" interessanti e i volontari, oltre al lavoro quotidiano sul territorio, ci hanno dato importanti spunti.I ragazzi hanno partecipato a momenti di formazione con gli esperti che nel Parco Nazionale e nell'Area Marina Protetta vivono e operano e hanno affrontando temi caldi e attuali quali, ad esempio, il problema delle microplastiche presenti in mare, affrontato con il progetto Europeo Medsealitter, con il l'erosione costiera (Maregot), le iniziative per una corretta fruizione dell'Area Marina Protetta (Progetto Girepam) e la corretta fruibilità della rete sentieristica."
L'appuntamento al prossimo anno, quindi.