Il ligure Matteo Antonelli è stato riconfermato alla presidenza de "La Spesa in Campagna", l'associazione promossa da Cia-Agricoltori Italiani per valorizzare l'attività di vendita diretta dei prodotti agricoli. Trentatreenne di Ortonovo, dove conduce un’azienda che produce olio e vino con agriturismo e fattoria didattica, Antonelli è stato rieletto nel corso dell'assemblea svoltasi giovedì 14 giugno a Roma, all’auditorium Cia “G. Avolio”. Riconfermati, insieme ad Antonelli, anche la vicepresidente Beatrice Tortora ed il direttore Tommaso Buffa.
«In quattro anni abbiamo costruito un percorso importante - le prime parole di Matteo Antonelli dopo la rielezione -. Rappresentiamo tutte le regioni italiane e abbiamo realizzato molte iniziative con la consapevolezza che non esista una ricetta univoca, ma occorra sempre più ragionare in funzione di una diversificazione dei target di consumatori e della varietà di realtà aziendali che noi stessi rappresentiamo. Per questo stiamo lavorando per individuare nuove opportunità di reddito per i singoli produttori e per i mercati più strutturati: dalle botteghe in città alla piattaforma e-commerce, fino agli itinerari tematici».
«Il nostro futuro - conclude il presidente nazionale de La Spesa in Campagna, ringraziando il direttivo e l’associazione - guarda ad un rapporto privilegiato con i consumatori, che hanno un ruolo fondamentale nella narrazione dell’agricoltura e dei prodotti, nonché alle potenzialità della rete interna a Cia, comprendente Turismo Verde e Anp-Cia».
«Il secondo mandato di Antonelli non può che farci piacere, perché è frutto del lavoro e dell'impegno profusi da Matteo nell'esplorare nuove modalità di relazione diretta tra produttori e consumatori, anche avvalendosi dei nuovi strumenti messi a disposizione dal web», ha commentato il presidente Cia Liguria Aldo Alberto, che ha partecipato all'assemblea come capo delegazione della qualificata rappresentanza ligure e al quale, su delega del presidente nazionale Dino Scanavino, è stata affidata la conclusione dei lavori. «La Spesa in Campagna - ha aggiunto Alberto - sta proseguendo con grande soddisfazione la propria attività di promozione della vendita diretta dei prodotti agricoli, come testimoniato dalla volontà, assunta dall'assemblea, di investire ulteriormente sull'associazione».
Nel corso dell'assemblea - il cui tema era “La vendita diretta per raccontare il nostro territorio” - sono stati ribaditi l’importanza del mercato contadino ed il ruolo della filiera corta e cortissima, dal campo al mercato, nella promozione della biodiversità agroalimentare italiana. Una biodiversità che è custodita dalle aziende agricole, espressione delle peculiarità culturali, paesaggistiche, sociali ed economiche della nostra penisola.
Secondo il ritratto tracciato dall’ufficio studi Cia, sono più di 10mila gli agricoltori - di cui almeno la metà, 5mila, aderenti a La Spesa in Campagna - che in tutta Italia vendono i propri prodotti in spacci aziendali o mercatini rionali, locali e cittadini, proponendo oltre 4mila specialità tipiche, molte delle quali acquistabili solo nei territori di origine. Un'attività che consente dunque di rispondere ad una domanda in costante aumento, trascinata in primo luogo dalla richiesta delle famiglie, cresciuta del 10%. Cia stima che un italiano su quattro, ogni anno, acquisti almeno una volta direttamente dal produttore, ricercando e premiando la qualità, la tipicità e la genuinità delle specialità agricole. Il giro d'affari alimentato dalla vendita agricola diretta, in Italia, ammonta a circa 1 miliardo di euro all'anno.