Pastorale di strada in centro città
Si avvicina la primavera e si intensificano, in diocesi, le iniziative di evangelizzazione rivolte in modo particolare ai giovani e alle giovani della città della Spezia e della provincia. Nei prossimi giorni sono previsti due appuntamenti importanti. Sabato prossimo 17 marzo, quando la città della Spezia sarà già impegnata nelle celebrazioni della festa patronale di San Giuseppe e nelle fiere collaterali, si terrà in centro città un altro appuntamento di “evangelizzazione di strada”. In piazza del Bastione e in piazza Beverini saranno erette alcune tende, presso le quali – nei pressi dei luoghi della cosiddetta “movida” giovanile del sabato sera – si potrà discutere, riflettere un po’ sul senso della vita, e, perché no ?, confessarsi. L’iniziativa andrà avanti nel cuore della notte. L’esperienza dell’”evangelizzazione di strada” nel cuore delle notti cittadine non è nuova alla Spezia. L’ultima volta è stata, a fine gennaio, con la “tenda della pace” allestita in piazza del Bastione, a cura della Pastorale giovanile diocesana. In quella circostanza, nella tenda si era svolta, in un contesto inedito ma molto sentito, un’Adorazione eucaristica aperta a tutti. Il sabato successivo, 24 marzo, vigilia della Domenica delle Palme, in un clima già proiettato verso la gioia della solennità pasquale, avrà luogo invece, com’è tradizione, la Veglia diocesana dei giovani, appuntamento “locale” della Giornata mondiale della gioventù: tappa dunque del cammino triennale che culminerà il prossimo anni nell’incontro mondiale di Panama. Per quanto riguarda invece la festa patronale di San Giuseppe, il vescovo Luigi Ernesto Palletti presiederà lunedì 19 marzo le consuete celebrazioni: alle 10 all’interno dell’Arsenale militare marittimo, che anch’esso ha come patrono san Giuseppe, e alle 11.30 nella chiesa abbaziale di Santa Maria Assunta. Lungo i viali affollati dalle bancarelle della fiera omonima, ci saranno anche quest’anno alcuni stand allestiti da movimenti e associazioni del mondo della solidarietà, in particolare di area cattolica. La fiera inizierà nella giornata di sabato prossimo, proseguendo per tre giorni sino a tutto il lunedì successivo. Gli stand delle associazioni di solidarietà sociale e di volontariato saranno collocati in piazza Verdi.
Il testamento spirituale di don Otello Calore
Si è spento mercoledì scorso a Carro, dove era stato parroco per quasi trent’anni, don Otello Calore. Nato a Bassanello, in provincia di Padova, il 24 agosto 1925, aveva intrapreso gli studi teologici nel seminario di Sarzana quando era vescovo il suo conterraneo Giuseppe Stella e da lui era stato ordinato sacerdote il 27 giugno 1954. Fu vice parroco a Riva Trigoso, allora appartenente alla diocesi di Brugnato, dal 1954 al 1960, quindi, dal 1960 al 1963, parroco di Campore, a Maissana. Dal 1963 al 1982 fu parroco alla Serra di Lerici. Dal 1982 fu arciprete di Carro e parroco di Ziona, incarichi da cui si dimise nell’estate del 2010 per motivi di età e di salute. Si ritirò così presso le suore Gianelline dell’istituto “Sant’Antonio Gianelli” nella stessa Carro, dove si è spento. Nel corso dei funerali, celebrati di fronte a tantissime persone, il vescovo Luigi Ernesto Palletti ha letto il suo testamento spirituale, in alcuni punti davvero commovente: «Il primo sentimento è la riconoscenza al Signore per aver fatto di me non solo un cristiano, ma anche un suo sacerdote. La mia gratitudine va anche a quanti mi hanno voluto bene e mi hanno aiutato, specialmente nel mio Veneto e qui in Liguria. Non avrei potuto essere quello che sono senza di loro. Ma poi, nel sincero convincimento di essere un peccatore, con tutta umiltà e grande fiducia, grido al Signore: ”Pietà di me o Dio secondo la tua (grande) misericordia”. Infine per tutti coloro ai quali ho donato il mio povero servizio sacerdotale, mentre chiedo perdono per le molte manchevolezze, invoco la benedizione di Dio col dolce sorriso di Maria Santissima, alla quale ancora una volta mi affido. Per i miei funerali chiedo estrema semplicità, senza fiori, sepolto sotto terra, con semplice croce che ricordi il mio tumulo e invochi preghiera». Ai familiari di don Otello le nostre sentite condoglianze.
L'asilo Spina guarda al futuro
Mercoledì scorso si è tenuta a Sarzana la cerimonia d’insedimento del nuovo presidente delegato della Fondazione “Cardinale Spina”, Giuseppina Rossi. Era presente il vescovo diocesano Luigi Ernesto Palletti, che per statuto è il presidente effettivo del sodalizio, che gestisce l’asilo infantile eretto nel lontano 1841 per lascito testamentario del cardinale Giuseppe Spina, già arcivescovo di Genova. Finisce così il suo mandato il presidente delegato uscente Pier Luigi Castagneto, dopo otto anni. “Sono contento – ha detto Castagneto ringraziando tutti – di aver conosciuto tante famiglie che hanno mostrato nei miei confronti amicizia e stima e spero di aver ricambiato con il mio impegno a tanta disponibilità. Ringrazio tutto il personale che ha collaborato con me per rendere l’asilo Spina un luogo accogliente per i bimbi e le loro famiglie”. Il vescovo a sua volta ha sottolineato l’importante valore educativo di una istituzione che da quasi due secoli è al servizio dei bambini e delle famiglie di Sarzana e dintorni. La nuova presidente Giusi Rossi, infine, ha chiesto collaborazione, assicurando il massimo impegno nella continuità di un servizio prezioso.
Catechisti oggi a Gaggiola
Si tiene domani 11 marzo a Gaggiola, dalle 15 alle 17, il consueto ritiro di Quaresima per catechisti e per insegnanti di Religione cattolica di tutta la diocesi. L’incontro si svolge presso il convento dei frati francescani e nel santuario si terrà una liturgia penitenziale, presieduta dal vescovo Luigi Ernesto Palletti.
Tutti i pericoli del gioco d'azzardo
Mercoledì prossimo 14 marzo alle 17.30, a Sarzana, si tiene nella casa della salute di via Paci (vecchio ospedale) un dibattito sul tema “Gioco d’azzardo in Val di Magra”. Introdurrà Enrico Malferrari. L’iniziativa è promossa dal consorzio di cooperative “Cometa” e da varie associazioni, come la Caritas, le Acli, l’Agesci, la “Papa Giovanni XXIII” e Libera, a seguito del recente annuncio della prossima apertura, a Sarzana, di nuove sale da gioco di azzardo. Un evento accolto, sino ad ora, da un silenzio ... assordante. Eppure – osservano in una nota gli organizzatori del convegno – questo genere di sale assesta spesso un altro duro colpo alla crescita delle persone e quindi al bene comune. L’esperienza di “Cometa” e di altri gruppi che le assistono e le seguono mostra come le persone che si affidano all’azzardo, e sono tante, distruggano la propria autostima e rinuncino a comunicare con gli altri. Di fronte a un fenomeno che purtroppo è in crescita, gli organizzatori del convegno intendono quindi rivolgersi a tutti: alle singole persone, agli imprenditori, ai commercianti, alla Comunità ecclesiale, alle scuole, alle associazioni di ogni tipo, alle istituzioni, formulando anche alcune precise proposte in particolare agli enti locali. La città, sostengono, deve essere solidale, non luogo dove ”homo homini lupus” (”l’uomo sia lupo per l’altro uomo”). I locali dell’azzardo sono senza finestre, senza orologi, con luci soffuse, per rimanere anonimi, per non far “sentire” il vicino. Le persone rimangono come avvolte da una macchina elettronica, la quale, come altri giochi quali i “grattaevinci”, finisce comunque per toglierti almeno il venti per cento di quanto ci spendi. Così, l’ambiente e la macchina riducono il giocatore ad essere solo, per “avvolgerlo” e per isolarlo senza creare allarmismi. La società appare sempre di più una società ... da lupi: gioco, alcool, tabacco, droghe sintetiche e non sintetiche. Il gioco favorisce ovviamente anche gli strozzini, ai quali si chiede denaro, e spesso la criminalità. Chi vive sul gioco, dicono ancora gli organizzatori, vive di fatto sulla disgrazia altrui. Le prede più facili sono i giovani, i vecchi, i deboli economici che sperano di avere tutto e subito, mentre il gioco di fatto costa loro almeno il venti per cento la prima volta, per poi arrivare a prendersi tutto. Ma più grave ancora dell’aspetto economico del problema sono le ripercussioni sulla salute mentale e sulla progettualità personale: il cervello rischia di dipendere da macchine e da foglietti preordinati da altri, ed aspetta la sorte del suo sogno, che non si avvererà, essendo tutto programmato perché non si realizzi. E resta così privato di fatto di ogni qualità creativa. La società finisce per tramutarsi in uno spezzatino di isole gestite dai “monopoli finanziari del venti per cento” e le persone si trasformano, di fatto, in prede indifese. Al convegno, che si annuncia davvero interesssante, tutti sono invitati.
Mostra di Imberciadori
Le mostre proposte alla Spezia dal Liceo artistico statale di via Montepertico, hanno in comune l’indiscussa professionalità degli artisti espositori e il coinvolgente allestimento, sempre molto persuasivo. È così per la personale di Enrico Imberciadori (1937), intitolata “La buona pratica”, visitabile sino al 19 aprile. La mostra ripercorre il vissuto artistico di Imberciadori, sviluppato in varie tappe, nelle quali, scrive il curatore Enrico Formica, “si rispecchiano puntualmente le tendenze prevalenti a livello europeo dall’informale al realismo sociale alle tecniche sperimentali dei decenni recenti”. Imberciadori, definito a ragion veduta dal collega Carlo Montarsolo “pittore umanista di rara sensibilità e collaudata cultura”, è stato partecipe del dibattito culturale degli anni Settanta – Ottanta, concretizzato con l’impegno nel sindacato artisti Fisa – Cisl, convinto della non separatezza dell’arte dalla società e, pertanto, molto attento ad interpretare con modalità compositive tutt’altro che banali temi legati alle persone ed alle loro esistenze. La mostra osserva il seguente orario: da martedì a sabato, dalle 17 alle 19, e tutte le mattine su appuntamento (info: 0187.510228). (V.P.C.)
Messa per le Forze armate
Il vescovo diocesano Luigi Ernesto Palletti celebrerà anche quest’anno la Messa “del precetto pasquale” per il personale delle forze armate presente alla Spezia. L’appuntamento sarà giovedì prossimo15 marzo, alle 10.30, nella chiesa di Nostra Signora della Salute detta della Scorza, in piazza Brin alla Spezia.
Premio ad Alessia Bonati
Il premio “Una donna per la Spezia” è stato assegnato quest’anno ad Alessia Bonati. Insegnante, coordinatrice del centro riabilitativo Anffas Onlus e promotrice dei giochi nazionali “Special Olympics”, Alessia Bonati è nota per aver ritirato, lo scorso 6 gennaio, il “premio diocesano della bontà” per il 2017, assegnato proprio all’Anffas. La sua infatti è una testimonianza preziosa e importante, che nobilità la terra spezzina a livello nazionale. Il premio le verrà consegnato martedì prossimo 13 marzo alle 17.30, nel salone della Provincia, dalla presidente della consulta femminile Eliana Bacchini e dal presidente di “Credit Agricole Carispezia”Andrea Corradino. Tutti sono invitati.
Veglia missionari martiri
La Veglia diocesana di preghiera in memoria dei missionari martiri, presieduta dal vescovo diocesano, si terrà venerdi 23 marzo (tra due venerdì). Appuntamento alle 18 nella chiesa del monastero “Regina pacis” delle monache Carmelitane, in via Toti 15, ai Pagliari.
Si è spenta Ita Giacopello
Giovedì scorso sono state celebrate a Lerici le esequie di Ita Giacopello, per tutti “la Ita”, mancata a novantotto anni di età. È stata una colonna della parrocchia, impegnata per la Chiesa che ha servito da sempre nelle file dell’Azione cattolica, della quale era la decana, in quanto la più anziana aderente dell’intera diocesi. Era molto legata all’associazione fin da ragazza. Le sue giovani di allora la ricordano ancora come presidente parrocchiale della Gioventù femminile, con il suo tratto “dolce e severo”. Con orgoglio ricordava come, negli anni Cinquanta, avesse contribuito, insieme a tutte le donne di Azione cattolica, alla realizzazione a Roma della “Domus Mariae”. In età più matura, su richiesta dell’allora parroco don Franco Ricciardi, era entrata a far parte del consiglio della San Vincenzo parrocchiale e sino all’ultimo ha desiderato sempre essere tenuta al corrente di come andavano le cose, non tralasciando mai l’impegno mensile del Santo Rosario. Ai familiari le nostre condoglianze.
L’acqua e i beni comuni
Sabato prossimo 17 marzo alle 15 si terrà alla Spezia, nel salone di Tele Liguria Sud, un convegno su “I beni comuni e la democrazia”, con particolare riferimento al tema dell’acqua. Lo organizzano Cittadinanza attiva e il comitato “Acqua bene comune”. Nell’intervento introduttivo, Egidio Banti, sindaco di Maissana, svolgerà un intervento incentrato sull’enciclica “Laudato Si’” di Papa Francesco.
Chiusura della curia
La curia vescovile diocesana comunica che, in occasione della festa patronale di San Giuseppe, i suoi uffici resteranno chiusi nelle giornate di sabato 17 e di lunedì 19 marzo. Riapriranno regolarmente martedì 20 marzo.