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Anche Papa Francesco ha ricordato la beata di Dio Itala Mela.

Lo ha fatto, come in tanti hanno potuto seguire via radio o tv, al termine dell’Angelus di domenica scorsa in piazza San Pietro. Ecco il testo delle parole del Santo Padre: “Ieri, alla Spezia, è stata proclamata beata Itala Mela. Cresciuta in una famiglia lontana dalla fede, nella giovinezza si professò atea, ma si convertì in seguito ad una intensa esperienza spirituale. Si impegnò tra gli universitari cattolici; divenne poi oblata benedettina e compì un percorso mistico centrato sul mistero della Santissima Trinità, che oggi in modo speciale celebriamo. La testimonianza della nuova beata ci incoraggi, durante le nostre giornate, a rivolgere spesso il pensiero a Dio Padre, Figlio e Spirito Santo che abita nella cella del nostro cuore». Il giorno prima, alla Spezia, in piazza Europa, il cardinale Angelo Amato aveva dato lettura, come è noto, della bolla che autorizza l’iscrizione della serva di Dio Itala Mela “nel numero dei beati”, firmata appunto da Francesco.

Vivere la fede da protagonisti
di Egidio Banti
Quante Itala Mela ci sono state nella sua vita ? E quale elemento le ha per così dire unificate, conducendola sino all’onore degli altari ? La risposta a queste domande ha rappresentato la falsariga di un interessante ed originale spettacolo teatrale che la parrocchia spezzina di Nostra Signora della Salute, quella di piazza Brin per intenderci, ha messo in scena la sera stessa della beatificazione, l’altro sabato, al teatro “Don Bosco”, con il coordinamento e la regia del parroco, don Francesco Vannini. Il personaggio della nuova beata è stato interpretato, nella scansione temporale delle diverse fasi della vita terrena, da ben sei diverse attrici, tutte appartenenti, insieme agli altri attori, alla comunità parrocchiale: Michela Xeka, Annamaria Esposito, Irene Baiardi, Maristella Toselli, Tiziana Cecchinelli, Fabiola Navalesi. Nella scena finale, Itala, vestita di bianco così come nella realtà volle essere vestita al momento della morte, nel simbolo delle nozze mistiche con la Trinità divina, viene così circondata dalle altre figure che in precedenza l’avevano interpretata, mentre un’altra ragazza (Rosalba Asllani) rappresenta per così dire “l’anima danzante”, che inonda di fascino e di gioia il palcoscenico. Il senso è chiaro, e traccia quel percorso di vita e di ascesi mistica che, tra tante difficoltà ed anche contraddizioni, Itala Mela si trovò ad affrontare nei diversi tempi e luoghi che la videro attiva. Così, sempre nella scena finale, appare al suo fianco la figura mistica che rappresenta Gesù (Andrea Martera), segno della riconosciuta beatitudine. Gli autori dello spettacolo, intitolato “Tu la farai conoscere”, hanno così rappresentato molto bene il senso di un evento che entra nella storia non solo religiosa di Spezia. Il carisma di Itala si irradia infatti sui luoghi dove è vissuta ed ha operato, ed in particolare in quelli della sua città, da via Cernaia a via Manzoni, da piazza Verdi alla stessa piazza Brin e a via del Torretto, resi visibili da grandi foto proiettate sullo sfondo del palcoscenico: le foto dei “luoghi di Itala Mela”. In questo modo la beatificazione non rimane qualcosa di astratto, di puramente spirituale (anche se tale dimensione resta ovviamente centrale), ma è per così dire come “prodotta” dall’intersecarsi del tempo e dello spazio. E dunque rappresenta un modello per tutti, anche per noi. Lo ha sottolineato il vescovo Luigi Ernesto Palletti prendendo brevemente la parola a fine spettacolo: “Questa sera – ha detto – ci siamo permessi il lusso di essere spettatori, da domani dobbiamo proporci di essere protagonisti di una storia e di valori che certo non sono finiti”. Gli altri attori sono stati Angela Queni, Marco Fazio, Chiara Milano, Anna Carassale, Damiano Bella, Marco Bonanni, Davide Torrini, Daniele Trezza, Lorenzo Trezza, Erica Sassarini, Antonio Spinelli, Marco Galli, Francesco Fazio, Mattia Bonanni, Gianluca Calia, Mattia Basso, Davide Basso, Marta Bonanni, Giorgia Bonanni, Simona Mazzoni, Alessandra Telese. Il coro parrocchiale, diretto da Andrea Martera, è stato accompagnato dai musicisti Renzo Cozzani, Gianluca Calia, Alessandra Rossi e Lorenzo Steardo. Hanno collaborato in vari ruoli Rossana Ferrari, Francesco Tassara, Andrea Carmisciano, Graziano Ghironi, Gabriella Angella, Rino Caruso, Mario Trezza, Alda Dalle Rive, Alessandro Bragoni. Ma tante altre persone della parrocchia hanno collaborato in diversi modi, e tutti davvero, meritano complimenti vivissimi. E’ stato un modo importante per concludere una giornata importante.


Serata musicale in Santa Maria
Anche il monastero benedettino “Santa Maria del Mare” ha inteso onorare Itala Mela, la prima beata della città, con una serata musicale rappresentata la sera precedente alla beatificazione nella parrocchia abbaziale di Santa Maria Assunta, chiesa madre di Spezia. Il concerto, donato da Elisa Aragone Terni, ha proposto la “Lauda di Itala Mela” del maestro Clemente Terni, eseguita mirabilmente dall’ “Ensemble Musica strumentalis”, realtà musicale da lui stesso creata, composta dal soprano Costanza Redini, dal tenore Walter Spini, dal basso Saverio Bambi, accompagnati da Patrizia Del Ciotto (violino), Valma Cavicchi ( flauto) e da Paolo Santarelli (percussioni), sotto la direzione di Fabrizio Bartalucci. Al termine il vescovo Luigi Ernesto Palletti si è complimentato per l’elevata spiritualità dell’iniziativa e per l’alta professionalità mostrata dagli aristi.

Itala ci conduce all'incontro con Cristo
A conclusione delle celebrazioni per la beatificazione di Itala Mela, il vescovo diocesano Luigi Ernesto Palletti ha celebrato, domenica scorsa in cattedrale e ieri mattina nella chiesa del monastero benedettino di Castellazzo, due Messe di ringraziamento, a nome della diocesi. «Con gioia e con gratitudine – ha detto il vescovo nell’omelia – la diocesi accoglie il dono della beatificazione della serva di Dio, Itala Mela». E ha così proseguito: «Il primo e fondamentale “Grazie” va a Dio, Uno e Trino, che nel Suo mistero di Amore ha consegnato a noi tutti, nella esemplarità di vita e nell’intercessione di questa nuova beata, un segno della Sua Provvidenza e un sentiero ben preciso per l’incontro con Lui. Un grazie sentito ed affettuoso e doveroso al Santo Padre Francesco, che ha riconosciuto tutto ciò, e ce lo ha consegnato con l’autorità di successore dell’apostolo Pietro, concedendo alla Chiesa che è in La Spezia– Sarzana– Brugnato di poter venerare, con culto pubblico, questa concittadina, la beata Itala». «Nata, vissuta e morta alla Spezia – ha detto ancora Palletti – questa nostra sorella diviene per tutti un invito eloquente a riflettere come la santità sia la meta alla quale tutti dobbiamo giungere. Certamente ogni santo ha un suo particolare dono, ma la varietà delle figure di santità, che la Chiesa ci propone nel corso dei secoli, ricorda che non c’è situazione, condizione, tempo nel quale, con la grazia di Dio, non si possa giungere a questa meta. Celebrare dunque una nuova beata diviene un richiamo forte da parte di Dio alla Chiesa locale, con l’impegno personale, da parte di tutti, a prendere in seria considerazione il seguire Cristo, riconoscendolo come unico Salvatore, a vivere con fedeltà la Sua Parola ed a immergerci nel grande mistero del Suo Amore. Itala ci ricorda che, se siamo stati battezzati nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, dobbiamo vivere immersi in questa presenza della Trinità, che tutto avvolge. Con fiducia ci affidiamo dunque all’intercessione della nuova beata, perché si possa realizzare per la diocesi una nuova primavera di vita cristiana e di testimonianza fedele, a partire dall’incontro con Dio e col Suo mistero di Comunione che ha segnato in modo così profondo la vita e l’esperienza mistica di Itala».

Oggi il Corpus Domini
E’ oggi (18 giugno) il giorno della solennità del Corpo e del Sangue del Signore (”Corpus Domini”). In tutte le località della diocesi sfilano in processione i baldacchini con il sacerdote che reca l’ostensorio con l’Ostia consacrata. Alla Spezia anche quest’anno la processione sarà cittadina, nel pomeriggio. Sono dunque sospese, dalle 16 in poi, tutte le altre celebrazioni vespertine. Alle 17, nella chiesa parrocchiale di San Pietro a Mazzetta, il vescovo Luigi Ernesto Palletti presiede la Messa solenne. Uscirà quindi la processione che, lungo via Veneto e via dei Colli, raggiungerà il piazzale della cattedrale di Cristo Re, dove Palletti terrà una meditazione e impartirà la benedizione. Tutti i fedeli sono invitati ad intervenire. In serata, alle 21, il vescovo sarà poi a Brugnato per presiedere i Vespri e la processione lungo le strade della città, adornate per l’occasione con la tradizionale “infiorata”, evento tradizionale che si ripete anche in altre località. Monsignor Palletti, giovedì scorso, ha invece presieduto la processione cittadina a Sarzan

Gli interventi del Cardinale Amato e dell'arcivescovo Bruguès
Nello scorso fine settimana la diocesi della Spezia – Sarzana – Brugnato ha “ospitato” due importanti e autorevoli personalità ecclesiastiche, le cui omelie hanno rappresentato una catechesi idealmente collegata. Ci riferiamo al cardinale Angelo Amato, che in quanto prefetto della congregazione vaticana per le Cause dei santi ha presieduto alla Spezia la cerimonia di beatificazione di Itala Mela, e all’arcivescovo francese Jean–Louis Bruguès, bibliotecario e archivista di Santa Roma a Chiesa, che ha presieduto a sua volta, a Sarzana, le celebrazioni annuali per la reliquia del Prezioso Sangue. Amato, nell’omelia tenuta in piazza Europa di fronte ad alcune migliaia di persone e trasmessa in diretta da Tele Liguria Sud, non si è limitato a tratteggiare la figura della nuova beata, bensì l’ha inserita in un contesto di spiritualità attuale, incentrata sul mistero della Trinità, al quale come è noto Itala Mela – oblata benedettina con il nome di “Maria della Trinità” – ha dedicato la sua vita ed il suo pensiero mistico. “La consapevolezza della inabitazione trinitaria – ha detto il cardinale – la rendeva serena nello spirito, incrollabile nella fede, forte nella sopportazione dei malanni fisici e gioiosa nell’offerta al prossimo del suo buon esempio. L’intensa carità trinitaria la riversava sul prossimo bisognoso con delicatezza, dolcezza e concretezza”. In Itala, dunque, l’umano e il divino non erano in contrasto tra loro ed anche un mistero “difficile” come quello trinitario diventava esempio e modello di azione quotidiana, in grado di superare difficoltà e contraddizioni della vita. Anche l’arcivescovo Bruguès, parlando a Sarzana, città natale dell’iniziatore della Biblioteca Vaticana Niccolò V, ha parlato del tempo di vita che ci è dato come “una prova”: “ci alziamo al mattino ma quando giungiamo alla sera non siamo già più gli stessi ... Ebbene, la grazia del cristianesimo è di trasformare questa avventura in pellegrinaggio”. Quello che per Itala Mela è stato il mistero trinitario, per Sarzana è rappresentato dalla reliquia del Sangue di Cristo, da oltre mille anni meta di pellegrinaggi e di devozioni: “In un certo modo noi tocchiamo il Cristo, lo tocchiamo a Sarzana nella sua incarnazione, nel Suo Sangue”. Il divino non sta insomma chiuso nei suoi cieli, ma guarda con amore la creatura umana e quasi le tende la mano, esaltando la sua libertà ed avviandola nel cammino della salvezza: in Itala Mela come nella reliquia di Sarzana. (E.B.)

Giornata del clero
Sacerdoti e diaconi della diocesi si riuniscono venerdì prossimo 23 giugno al santuario di Soviore, presso Monterosso, per la giornata della santificazione del clero, in concomitanza con la festa liturgica del Sacro Cuore di Gesù. Alle 10 dom Bernardo Francesco Maria Gianni, abate olivetano di San Miniato al monte di Firenze, terrà una meditazione sul documento dei vescovi italiani “Lievito di fraternità”. Seguono Adorazione eucaristica e pranzo.

La Marina e gli Alpini
Non è la prima volta, alla Spezia, che Marina militare e corpo degli Alpini realizzano forme di “gemellaggio”, nonostante la diversità degli scenari di riferimento. Ed è bello quanto avviene stamani ( 18 giugno), alle 11.45, al colle del Telegrafo, dove, presente il vescovo diocesano, che celebra la Messa, una statua della Madonna viene collocata nella piccola chiesa di Sant’Antonio, riferimento locale dell’associazione nazionale Alpini. La statua (nella foto) in precedenza era collocata nell’ospedale militare “Falcomatà” di viale Fieschi. Ridotte le attività ospedaliere, la Marina ha deciso di farne dono ai “cugini” con la penna nera...

Celebrazioni di Cresima
Domani 19 giugno alle 18 il vescovo Luigi Ernesto Palletti celebra Messa a Migliarina, nella novena della festa patronale, e conferisce le Cresime. Giovedì 22 giugno alle 18.30 farà altrettato a San Paolo alla Pianta, venerdì 23 giugno alle 18 a Molicciara, sabato 24 giugno alle 11 al Fezzano (anche qui nella festa patronale) ed alle 18 a Casano San Giuseppe. Infine, domenica prossima 25 giugno conferirà le Cresime alle 11 a Deiva Marina e alle 18 a San Francesco di Sarzana.

Ricordo di un partigiano
Mercoledì 21 giugno alle 18, a Campiglia, sarà scoperta una lapide a ricordo del partigiano Aristide Galantini, nativo del luogo. Nell’estate 1944, nel Calicese, dove militava con Daniele Bucchioni, fu il primo caduto della colonna “Giustizia e libertà”. Una Messa sarà celebrata dal nipote monsignor Gianluca Galantini.

San Giovanni Battista
Celebrazioni solenni in onore di San Giovanni Battista (sabato prossimo) si tengono, alla Spezia, nelle parrocchie di Migliarina e dei Santi Giovanni e Agostino. Inoltre nelle parrocchie del Fezzano, di Monterosso, di Mattarana, di Stadomelli, di Riomaggiore, di Suvero, di Valdipino e di Varese Ligure e di L'Ago. I programmi sono esposti nelle singole località.

Grave lutto di don Rossi
Un grave lutto ha colpito don Romano Rossi, canonico e cappellano dell’ospedale di Sarzana. Dopo una lunga malattia si è spento all’età di sessantotto anni Sante, il secondo dei suoi fratelli. I funerali sono stati celebrati mercoledì scorso. A don Romano, ai fratelli e ai familiari le nostre condoglianze.

Mostra di artisti cattolici
Gli artisti cattolici inaugurano martedì 20 giugno alle 17.30, in via Don Minzoni 62 alla Spezia, la mostra “Compresenze”, di Laura Miniati e Nina Meloni. Aperta sino al 30 giugno, la presenta Giovanna Riu.

Adorazione per Charlie
Stasera (18 giugno), alle 21, nella cappella del Santissimo Crocifisso, in Via Rattazzi, alla Spezia, si terrà un’ora di adorazione eucaristica silenziosa per Charlie Gard. Lunedì 19, infatti, è atteso il pronunciamento della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo (CEDU), che può confermarne la condanna a morte. Charlie è un bimbo inglese di 10 mesi, affetto da rara malattia genetica che i genitori curano amorevolmente, ma tre tribunali, tra cui la Corte suprema di Inghilterra, ne hanno deciso il distacco dei sostegni di trattamento vitale, per dargli "una morte dignitosa", "per il suo stesso interesse". Il caso di Charlie rischia seriamente di essere l'apripista per l'obbligo di aborto, infanticidio ed eutanasia per le persone considerate al di fuori dagli standard di qualità della vita. In contemporanea, si terrà una veglia eucaristica anche a Genova, presso la chiesa di Santa Marta.

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