I seminari, dal titolo "Che il fiume ci aiuti .....!", sono stati organizzati dai Centri di Educazione Ambientale provinciali (CEA Parco di Montemarcello-Magra, CEA Varese Ligure e Val di Vara, LABTER del Comune della Spezia), in collaborazione con la società IRIS – Strategie per l'Ambiente, partendo dal presupposto che occorra un comune patrimonio di conoscenze tra le componenti sociali del territorio per poter rappresentare in modo esaustivo ed efficiente il problema e, insieme, prospettare soluzioni condivise.
Gli incontri fanno seguito a un'indagine tra la cittadinanza svoltasi nei mesi scorsi al fine di identificare i diversi approcci al tema dei differenti soggetti portatori di interesse, dall'imprenditore all'ambientalista, dal semplice cittadino al comitato. I risultati di questo sondaggio sono stati discussi all'interno di un focus group composto da diversi stakeholder affiancati da un ingegnere ambientale esperto delle questioni tecniche legate al fiume e al rischio idraulico che ha fornito, con le sue competenze, le basi per una conoscenza comune rispondendo alle domande dei partecipanti e illustrando gli effetti delle varie proposte.
Erano presenti i rappresentanti di diverse associazioni del territorio: Vivere Fiumaretta, Sarzana che botta!, Comitato dei cittadini di Romito, Il popolo degli alluvionati del Magra, nonché rappresentanti delle amministrazioni locali tra cui il sindaco di Arcola Livio Giorgi con i suoi assessori Emiliana Orlandi all'Ambiente e Roberto Colombo alla protezione civile e rifiuti, l'assessore all'ambiente Doriano Caputo del Comune di Ameglia, l'assessore all'ambiente del Comune di Santo Stefano Angelo Zangani e il presidente dell'Ente Parco Francesco Pisani.
La presenza di numerosi cittadini ha permesso il confronto di opinioni su un tema fortemente sentito dalla cittadinanza per cercare di superare i conflitti generati da quelli che sembrano punti di vista completamente divergenti, destinati invece a convergere nell'ottica di perseguire l'interesse comune. I partecipanti hanno, inoltre, auspicato il ripetersi degli incontri e il proseguimento del dibattito anche negli altri comuni della Val di Magra.
Il progetto è realizzato grazie al contributo di Regione Liguria ed ARPAL, tramite il supporto del Centro Regionale di Educazione Ambientale.