"Sarebbe stato preferibile lasciare ai cittadini la libertà e il buon senso di scegliere, attraverso il referendum, se mantenere in vita o meno uno strumento utile a regolarizzare prestazioni occasionali e coperte dalle relative tutele": commenta CIA Liguria.
"L'agricoltura, pur essendo stato il primo settore a sperimentare i voucher nel 2008, ha dimostrato sempre un uso corretto dello strumento che non si pone in contrapposizione con i rapporti di lavoro subordinato – prosegue CIA Liguria - e ciò è dimostrato dai dati: dal 2008 al 2015 ci dicono che il settore ne ha utilizzati il 4,8% rispetto a quelli venduti, con un calo drastico nell'ultimo anno che si attesta all'1,8%. La cancellazione dei voucher provocherà delle conseguenze negative, in particolare per le realtà produttive meno strutturate e con più difficoltà a gestire la programmazione di attività stagionali che richiedono flessibilità".
"Questa decisione - conclude la Confederazione Agricoltori - danneggerà anche tutti coloro che, in questi anni di crisi economica, hanno ottenuto grazie ai voucher un'utile integrazione al reddito, andando a colpire proprio le fasce più deboli".