Il Master "DyCLaM – Dynamic Cultural Landscapes Management" è inquadrato nel programma della UE Erasmus Mundus +. Viene realizzato da un Consorzio interuniversitario di 4 paesi (Université Jean Monnet, St Etienne, France; Istituto Politecnico di Tomar, Portogallo; Musée National d'Histoire Naturelle, Paris, France; Universitat Stuttgard, Stoccarda, Germania; Università "Federico II", Napoli) ed accoglie studenti laureati provenienti prevalentemente da paesi extraeuropei. Il Master è strutturato su 4 semestri: 3 di formazione teorica (a St Etienne, Tomar e Parigi), il 4° di orientamento professionale, nell'Università "Federico II". Nell'ambito di tale semestre la Federico II promuove, in collaborazione con il Centro Universitario Europeo per i Beni Culturali di Ravello, dei "Seminari Itineranti" in 4 dei Paesaggi Culturali italiani inseriti nella World Heritage List dell'UNESCO (Costiera Amalfitana, Cilento e Vallo di Diano, Val d'Orcia, 5 Terre).
Il gruppo sarà accompagnato dalla Professoressa Marina Fumo, dell'Università di Napoli "Federico II", e da Ferruccio Ferrigni del Centro Universitario Europeo per i Beni Culturali di Ravello.
"Al Master parteciperanno 18 studenti, laureati in discipline scientifiche e umanistiche: 14 provengono da 11 paesi extra UE – dice Ferruccio Ferrigni– Obiettivo formativo dei Seminari Itineranti è non solo quello di far conoscere i siti UNESCO presenti in Italia ma anche quello di permettere ai partecipanti al corso di conoscere le problematiche del governo di un paesaggio culturale evolutivo vivente".
Gli studenti toccheranno temi di particolare interesse, tra i quali i macro dati (estensione, popolazione, posti letto alberghieri ed extra alberghieri, aziende agricole per settore produttivo e relativa produzione), il modello di governance di ciascun sito, le politiche di supporto all'agricoltura e al turismo e le problematiche ricorrenti con le soluzione adottate.
"Incontreremo– conclude Ferruccio Ferrigni - i responsabili della gestione dei siti, centrali e locali, e gli attori locali. In particolare persone non direttamente legate al turismo, per discutere le ricadute positive ma anche negative dell'etichetta UNESCO (come produttori che si avvantaggiano del marchio e imprenditori che lamentano i vincoli )".