Una piacevole riunione interlocutoria che ha dato modo alla categoria dei taxisti di presentarsi e avviare un rapporto con Atc. I taxi infatti, che nel comune della Spezia sono 45, come prevede la legge quadro, sono autoservizi pubblici non di linea e provvedono al trasporto collettivo od individuale di persone, con funzione complementare e integrativa rispetto ai trasporti pubblici.
"La necessità di un rapporto con i trasporti pubblici di linea – ha spiegato il presidente, Simone D'Imporzano – è prevista nella stessa ratio della legge 21/1992 che parlava proprio di 'complementarità'".
"Con il presidente Goretta – prosegue il responsabile Confartigianato, Nicola Carozza - si è parlato della necessità di una progettualità comune sulla mobilità nella quale i servizi vengano offerti in modo intelligente: parcheggiare o pagare un biglietto con l'app del cellulare, avere informazioni in tempo reale sul traffico, pagare il parcometro con carta di credito, prendere il mezzo pubblico o il taxi, governare i flussi di traffico".
Il servizio di taxi oggi deve necessariamente evolversi, soddisfando le esigenze del trasporto individuale o di piccoli gruppi di persone, lo stazionamento avviene nei parcheggi pubblici a seconda della domanda di servizio e degli orari della città. I taxisti hanno chiesto forme di collaborazione e sinergie con Atc per dare la possibilità ai cittadini di utilizzare in forma intelligente il trasporto pubblico di linea e quello su piazza. Il presidente di Atc Esercizio, Renato Goretta, ha discusso con interesse i temi della viabilità, ha parlato della sua esperienza manageriale pubblica e privata, auspicando la continuazione di un rapporto con i taxisti spezzini per ragionare insieme sulle prospettive viabilistiche di una città smart.