Audizione richiesta fortemente dalle stesse OO.SS già dai giorni subito successivi all'ufficializzazione del fallimento di Laborcolor.
Uno spiraglio di luce offuscato però dal rammarico per gli eventi accaduti prima di arrivare al fallimento e quindi al licenziamento di tutti i 36 lavoratori dell'Azienda.
Ricordiamo che se fossero state messe tutte le firme al tanto contestato accordo (accordo che prevedeva la salvaguardia di 18 posti di lavoro) oggi avremmo ancora un'Azienda con un nome.
Purtroppo però lo stato dell'arte è un altro.
Il 25 Ottobre tutto verrà messo all'asta e tanti sono i punti interrogativi, soprattutto quelli legati al pacchetto clienti che con il passare dei giorni potrebbe essersi sfoltito, condizione che determinerebbe un interesse minore da parte di possibili acquirenti ma soprattutto temiamo che questo possa far diminuire ancora rispetto ai 18 (sicuri con l'accordo) il numero dei lavoratori eventualmente coinvolti dall'ipotetico acquisto.
Fistel-cisl e Uilcom-uil, forti del sostegno delle istituzioni tutte, auspicano che venga subito aperto un tavolo di crisi in Regione e rinnovano la totale disponibilità a trovare soluzioni ad hoc per concordare programmi formativi riqualificanti e prospettive di ricollocazione nel mondo del lavoro di tutto il personale licenziato.