E' questo il periodo nel quale i ristoratori, i professionisti appunto, nutrono la speranza di vedere incrementato il loro lavoro, di avere dei margini di guadagno che consentano loro di tirare un attimo il respiro, di lavorare con più serenità rispetto al periodo invernale. E invece no. Tempo d'estate, tempo di sagre e di feste organizzate da associazioni e movimenti vari che, forse, in quanto a norme igienico sanitarie, lasciano molto a desiderare. E, come se non bastasse, ora iniziano a prendere campo anche gli "Home Restaurant" cioè un servizio di ristorazione esercitato da persone all'interno delle proprie strutture abitative e per i quali non esiste ancora una normativa che disciplini lo svolgimento dell'attività e quindi...niente corsi, niente norme igienico sanitarie, gli allergeni: questi sconosciuti, le tasse...mah? Confartigianato Pubblici esercizi ora dice veramente basta!
"Le nostre attività – dichiara Antonella Simone responsabile della categoria per l'associazione di via Fontevivo – sono bersagliate in continuazione da controlli e verifiche da parte di tutti gli organismi competenti, dai NAS, dalle ASL, dall'agenzia delle Entrate, dall'Ispettorato del Lavoro, dalla Polizia Municipale, tutto giusto, giustissimo perché tutti devono operare nel pieno rispetto delle norme. Ma questo tutti deve comprendere TUTTI, anche le iniziative temporanee che prevedono comunque la somministrazione di alimenti e bevande". Per questo Confartigianato chiede alla Regione Liguria un regolamento che disciplini sagre e feste varie che non possono essere, a nostro avviso, organizzati per lunghi periodi e che vanno a discapito di coloro che lavorano nel campo della ristorazione. Confartigianato