Pier Luigi Peroni, Presidente di Confartigianato Carrozzeria e Salvatore Vitarelli presidente Cna Carrozzeria hanno scritto nei giorni scorsi una lunga lettera a CONSAP S.p.A., Concessionaria servizi assicurativi pubblici Spa e ad IVASS, Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni.
Alcune assicurazioni infatti anche alla Spezia hanno da qualche tempo "imposto" ai propri periti l'utilizzo di un tablet nel quale è stato impostato un software per la quantificazione dei danni. Tale procedura di stima prescinde dalla oggettività del perito stesso, il quale è chiamato ad esprimere solamente un giudizio che indica genericamente la gravità dell'intervento ripartivo. Il perito non solo non ha la possibilità di selezionare i tempi di lavorazione più adeguati, nell'intervallo normalmente previsto per ogni singola tipologia di intervento (lieve, medio, o grave), ma l'aspetto fondamentale è che lui stesso, non è in grado di conoscere quante siano le ore di lavoro riportate nella stima, né come queste ore siano distribuite, e neppure quali siano i costi per i materiali d'uso calcolati. Il software, infatti, trasforma l'operazione prevista, direttamente in euro, senza visualizzare in quale maniera si è arrivati a stabilire l'importo. La stima, inoltre, è fatta utilizzando tempi predisposti dall'impresa, che in modo autonomo riducono quelli normalmente indicati nei tempari in uso ai periti assicurativi.
Secondo le associazioni dei carrozzieri di Confartigianato e Cna tale procedura fraudolenta (in quanto calcolata su tempi e presumibilmente su costi inferiori a quelli depositati dalle Associazioni), contrasta in modo palese con l'etica. Inoltre – secondo Peroni e Vitarelli - tale procedura contrasterebbe con quanto riportato dall'art 156 comma terzo del Nuovo Codice delle Assicurazioni che dichiara "nell'esecuzione dell'incarico i periti devono comportarsi con correttezza, trasparenza e diligenza. Al proposito, non vi è dubbio che il tecnico che non conosce le ore di lavoro della stima che sta proponendo, il costo dei materiali indubbiamente non rispetta i concetti di correttezza, trasparenza e diligenza, violando a sua volta il predetto articolo di legge.
Un'altra compagnia, recentemente ha "imposto" ai loro carrozzieri fiduciari, cioè carrozzerie che hanno sottoscritto un contratto con la compagnia per canalizzare il lavoro, l'obbligo di eseguire le stime con un software di loro creazione. Tale procedimento riduce sistematicamente gli interventi riparativi, in particolare le ore previste per la verniciatura dei particolari che sono tagliate in modo drastico, tanto da ridurre l'ammontare dei danni, in modo metodico del 20-30%, rispetto ai tempi calcolati con il tempario ANIA-Carrozzieri. Tale procedura, non è solo da ritenere un modo decisamente "fraudolento" di contenimento dei costi, ma anche in questo caso, il perito assicurativo è "obbligato" a fare una stima predisposta unilateralmente da chi ha interesse, anche se non condivisa. Anche in questo caso la violazione del suddetto articolo di legge è palese e indiscutibile.
Le Associazioni dei carrozzieri spezzini di Confartigianato e Cna hanno pertanto sollecitato gli istituti nazionali CONSAP e IVASS e gli uffici legali delle Associazioni ad eseguire una approfondita analisi dei casi succitati, richiamando le assicurazioni direttamente segnalate ad un comportamento corretto, oppure a procedere nei confronti di queste e degli stessi periti assicurativi, per la continua e ripetuta violazione dell'articolo 156 comma terzo, legge 209/2005.
La libertà di scelta del carrozziere di fiducia da parte dell'assicurato è stata salvaguardata, le Associazioni consigliano a tutti gli automobilisti di leggere attentamente le clausole dei contratti assicurativi al momento del rinnovo per ribadire la propria volontà di poter scegliere di rivolgersi al carrozziere di fiducia. I dati di Aci ed Istat parlano chiaro, tra il 2003 e il 2013 la consistenza del parco veicolare è salita dell'11,2% a fronte di una riduzione degli incidenti stradali del 28,2%. Nello stesso arco di tempo l'indice medio annuale del prezzo delle assicurazioni sui mezzi di trasporto di fonte Eurostat è cresciuto del 32,3%, il doppio rispetto al 15,5% registrato nell'Eurozona. La crescita dei prezzi delle assicurazioni sui mezzi di trasporto in Italia supera di 7,9 punti l'aumento del 24,3% registrato dall'indice dei prezzi al consumo nel periodo. Non serve aggiungere molto altro...