"Una buona parte dei docenti non sono stati assunti, pur avendo gli stessi titoli di studio, le stesse abilitazioni e gli anni di servizio (almeno 10) alle spalle dei nuovi assunti- continua la Vallone- Per loro si prefigura il superamento di un Concorso, con un cambiamento di regole in corso d'opera. Inoltre, le operazioni si sono svolte poi nel pieno caos normativo. Un esempio concreto è stata l'assunzione, durante la fase antecedente a quest'ultima, di docenti spezzini che si sono visti assegnare come provincia di sede Como, Bergamo, Pavia; mentre nelle assunzioni della fase C docenti con punteggio inferiore in ordine di graduatoria e provenienti da altre città sono stati confermati in ruolo nella nostra provincia. Sarebbe bastato, come chiesto dalla FLC CGIL, che si fosse seguito un ordine di priorità provinciale e poi regionale per garantire a ciascun docente di restare quantomeno nella propria regione di appartenenza dove ci sono gli affetti, la famiglia e i figli."
Conclude la segretaria FLC CGIL: "Restano nella nostra provincia ancora un centinaio di docenti che al ruolo non hanno avuto accesso, che da settembre entrano regolarmente in classe, ma che ad oggi non hanno ricevuto ancora stipendio. Il MIUR ha confermato che le somme erogate sinora a livello finanziario coprono fino all'80% degli stipendi dovuti e per il mese di novembre si parla di incapienza: non c'è copertura finanziaria! Non si dia, quindi, la colpa a problemi tecnici e di sistema nelle scuole: non ci sono soldi."
A sostegno di questi ultimi è stato predisposto un decreto ingiuntivo di pagamento. Assistenza e tutela negli uffici della CGIL in via Bologna 9.