"Un'occasione particolare che- spiega l'assessore alle pari opportunità Beatrice Casini - è stata pensata per richiamare l'attenzione del mondo femminile e non solo sull'importanza delle prevenzione nel mese internazionale dedicato alla lotta al tumore al seno, tutt'oggi la seconda causa di morte nelle donne di età compresa tra i 35 e i 75 anni".
Prevenzione la cui importanza è testimoniata dai "numeri" forniti dal reparto S.C. Radiognostica 2 dell'ospedale San Bartolomeo di Sarzana, guidato dal dottor Ilan Rosenberg. Come noto infatti da alcuni anni il reparto ha messo in atto una campagna di informazione e coinvolgimento delle donne che, tramite lettera, vengono invitate a sottoporsi a screening annuale, se nella fascia di età compresa tra i 45 e i 50 anni, o biennale, se l'età va dai 50 e ai 69 anni. Ad oggi, il successo della campagna di prevenzione partito nel 2013 è indiscutibe dato che, di anno in anno, il numero delle donne che scelgono di sottoporsi agli accertamenti disagnostici cresce in percentuale consistente.
A Sarzana infatti, se nel 2013 a fronte di 6737 donne invitate avevano aderito 2836 per una percentuale pari al 43% al cui interno erano stati inviduati 23 casi di tumore, nel 2014 la statistica è salita al 47% (individuati 32 carcinomi) per giungere nel 2015 al 57% che significa che, a fronte di 7451 donne invitate a sottoporsi agli esami diagnositici 4222 hanno risposto "sì" (24 i casi di carcinomi individuati. Non solo. La messa in atto della campagna di prevenzione con la riorganizzazione dello screening aziendale, ha consentito di abbattere le liste d'attesa, ha permesso a tante donne, non ricomprese nelle fasce di età monitorate, di accedere spontanemante tramite Cup agli accertamenti: nel 2014 infatti sono state 2339 le donne di età tra i 40 e i 45 anni ed over 70 che si sono sottoposte ad esame consentendo l'individuazione di 44 casi di tumore e nel 2015 i casi diagnosticati al 30/9 sono già 33.
"Il nuovo sistema - spiega l'assessore Casini- ha consentito di ridurre i tempi di attesa delle liste ampliando l'accesso a tutte le donne (fino al 2012 la lista di attesa era anche di 2 anni per eseguire una mammografia e lo screening funzionava solo parzialmente). Con questo sistema di cui dobbiamo rendere atto all'Asl e ai medici del reparto il servizio è stato razionalizzato e migliorato moltissimo. Ora tocca alle donne sfruttare questa opportunità comprendendo l'importanza della prevenzione. Il mio invito è a partecipare all'iniziativa di domenica e di rispondere agli inviti della nostra Asl che, unica in Liguria, prevede gli accertamenti a partire dai 45 anni di età rispetto al resto della regione dove si inizia il monitoraggio dai 50 anni in su". Tanto più che da noi le pazienti possono contare su un macchinario di ultima generazione, il mammografo digitale con tomosintesi (attualmente unico in Liguria insieme a quello in dotazione all'Ist-S. Martino di Genova) che, elevando la capacità diagnostica del medico del 25%, consente l'individuazione di tumori piccolissimi, come ha spiegato il dottor Davide Brizzi radiologo dedicato alla diagnostica senologica presso l'ospedale San Bartolomeo.