Il tecnici del settore depurazione di Acam Acque, in collaborazione con i responsabili comunali, hanno individuato metodi di trattamento delle acque reflue particolarmente adatti, in termini di ambientalizzazione, allo specifico contesto territoriale di Pignone, che presentano, tra i vantaggi:
la semplicità costruttiva, tanto da aver consentito una realizzazione con manodopera tutta interna alla società;il basso impatto ambientale;l'assenza di odori e rumori molesti;la semplicità ed economicità della gestione.
La sezione di fitodepurazione presente è composta da un letto di trattamento del tipo a flusso subsuperficiale (SFS-h, acronimo per Subsurface Flow System - horizontal) che consente di abbattere ulteriormente il carico residuo presente nei reflui.
I bacini di fitodepurazione sono in sostanza aree umide artificiali adeguatamente ingegnerizzate, progettate e costruite per riprodurre i naturali processi autodepurativi in ambiente controllabile.
Nell'impianto di Due Canali il letto di trattamento ha una dimensione di 15 metri di lunghezza per 9 metri di larghezza e profondità di circa 70 cm. La vasca presenta un sistema di impermeabilizzazione sul fondo e riempimento di materiale inerte a granulometria prescelta tale da garantire il corretto grado di conducibilità idraulica. Il flusso dell'acqua è mantenuto costante al di sotto della superficie del letto e consente lo sviluppo della vegetazione nella parte superiore costituita da piante di Phragmites Australis (canna di palude).
La vegetazione, oltre a contribuire attivamente al processo depurativo, costituisce un valido sistema di mitigazione paesaggistica riducendo così l'impatto impiantistico e favorendo l'inserimento dell'impianto nell'ambiente circostante, già caratterizzato da presenza di estesa vegetazione e flora naturale autoctona, grazie alle ridotte opere di urbanizzazione presenti nelle vicinanze". (9 settembre)