Prenderà la via di Nazareth, quest'anno, la città del Signore e della Sacra Famiglia, parte delle offerte raccolte in diocesi durante la "Quaresima di carità".
Il vescovo monsignor Palletti ha infatti accolto la proposta di destinare la parte "missionaria" di quanto raccolto con i "salvadanai di cartone" distribuiti in tutte le parrocchie ad un sacerdote spezzino che, da alcuni anni, ha compiuto la professione religiosa perpetua e che appartiene ora alla comunità dei "Piccoli fratelli Jesus Caritas", con sede appunto a Nazareth, nello stato di Israele. Si tratta di don Marco Cosini, che ora dobbiamo chiamare "abuna Marco" ("padre Marco"). Nato a Sanremo nel 1974, abuna Marco fu ordinato sacerdote alla Spezia da monsignor Giulio Sanguineti il 27 giugno 1999. Negli anni seguenti fu parroco a Rebocco, prima delle decisione di entrare, nel 2010, nella comunità dei "Piccoli fratelli" di Charles De Foucauld e di trasferirsi in Terra Santa. Il 6 agosto di tre anni fa ha emesso la professione religiosa perpetua, ma è sempre rimasto in contatto con la sua diocesi di orIgine, anche attraverso la sua pagina facebook. Abuna Marco, ringraziando per il sostegno offertogli, ha già indicato quattro obiettivi sui destinerà le somme raccolte in diocesi: acquisto di cibo, abiti e giochi per i bambini di Gaza che si trovano nella casa di accoglienza delle suore di Madre Teresa di Calcutta; aiuto e solidarietà ai rifugiati di Iraq e Siria; sostegno di persone e famiglie di Nazareth in difficoltà economiche ("Molti poveri bussano alla nostra porta – ha scritto – e sono una parte di quella carità spicciola che facciamo ogni giorno nel nostro stile di piccoli fratelli delle persone che vivono accanto a noi"); contributo per i bambini dell'Istituto educativo di Sefforis, dove abuna Marco lavora da sei anni.