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Benedetta, un angelo in cielo In evidenza

Una testimonianza di fede limpida, che parla a tutti. La morte improvvisa di una figlia di cinque anni potrebbe essere motivo di angoscia e recriminazione.

Invece, i funerali di Benedetta Boracchia, la bambina spezzina morta a causa dell'ingestione accidentale di una pila, sono stati una luce che ha stupito la città. La testimonianza della famiglia Boracchia ha mostrato che l'alternativa cristiana alle mode del mondo esiste: e ci si può costruire sopra una vita e una famiglia esemplari, capaci di guardare con serenità anche un momento umanamente disperante. Questo hanno toccato con mano le tante persone, moltissimi i giovani, che hanno riempito domenica scorsa la cattedrale di Cristo Re. Hanno suonato a festa, le campane, per la Messa che ha accompagnato Benedetta nel viaggio "verso la gioia che non ha fine", presieduta dal vescovo emerito Bassano Staffieri con numerosi sacerdoti. Il parroco, monsignor Piercarlo Medinelli, la voce rotta dall'emozione, ha ricordato la fede con cui la famiglia di Benedetta ha vissuto quei momenti angoscianti e la bellezza dell'aiuto reciproco tra le giovani famiglie della parrocchia. Prima del rito finale, il papà e la mamma sono saliti all'ambone: "Grazie, principessa, per i cinque anni splendidi che ci hai regalato", ha detto Gianlorenzo. E ai presenti: "Un'esperienza così tragica non sarebbe sopportabile per una persona sola. Vi ringraziamo perché siamo stati sostenuti da voi e dalle preghiere giunte da ogni parte del mondo". Ed Elena, la mamma: "Da subito ho chiesto il miracolo della guarigione di Benedetta. E il miracolo lo vediamo ora. Diciamo grazie al Dio della vita, perché oggi vediamo solo la vita". "Di solito è il vescovo che porta la Parola ai fedeli - ha concluso Staffieri - oggi lo avete fatto voi. Chiedo che la nostra Chiesa cammini sempre con questa fede". E l'atmosfera di gratitudine e serenità è rimasta anche nei saluti all'esterno della chiesa, che sembravano quasi quelli di una festa. Non per esorcizzare la morte, ma perché la famiglia di Benedetta ha mostrato a tutti la speranza, anzi la certezza, cristiana, che Benedetta è viva. E più di qualcuno ha confidato di aver ripreso, o iniziato, a pregare.

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