Con i suggestivi riti della "Candelora", presieduti dal vescovo Luigi Ernesto Palletti nella cattedrale di Cristo Re alla Spezia, sono entrate nel vivo in diocesi, lunedì scorso, le celebrazioni e le iniziative per l'anno speciale che Papa Francesco ha inteso dedicare, nella Chiesa universale, alla "vita consacrata".
Il 2 febbraio, giorno liturgico che ricorda la "Presentazione al tempio" di Gesù Bambino, il vescovo Palletti, nell'omelia, ha evidenziato come "oggi la Chiesa, proprio in questo donarsi al tempio del Signore Gesù, vuole riassumere in sé il grande dono della vita consacrata, di una vita che vuol farsi segno, segno visibile, efficace, umile, povero, ma anche segno ricolmo della presenza di Dio. Infatti se la vita consacrata non è ricolma della presenza di Dio, come lo è il tempio, rimane semplicemente una realtà vuota, che non può essere riassunta nelle opere che compie, sebbene di grande valore. È vero che grandi opere sono state compiute grazie all'opera dei consacrati, e la storia lo riconosce in modo molto forte: opere educative, assistenziali, opere di carità, opere di solidarietà concreta. Ma quelle opere non giustificano ancora la vita consacrata, non sono esse il cuore della vita consacrata: il cuore della vita consacrata è il Signore Gesù, che la riempie come ha riempito il suo tempio. Lì c'è il cuore vero, il dono vero che Dio fa alla sua Chiesa." Il vescovo Palletti, nella celebrazione, era affiancato dal vescovo emerito Bassano Staffieri e dal vescovo africano di Bubanza, in Burundi, Jean 'Ntagwarara. Tutta la prima parte del mese di febbraio, peraltro, è dedicata in diocesi ad iniziative per l'anno della "vita consacrata". Ieri, sabato, religiose e religiosi, insieme a molti fedeli, si sono ritrovati alla Spezia nella chiesa parrocchiale di Nostra Signora della Neve per il canto dei Vespri e, alle 21, per una veglia di preghiera presieduta dal vescovo. E proprio ancora in "casa" salesiana, al cinema teatro "Don Bosco" di via Roma, giovedì prossimo ci sarà un altro importante evento. Alle 16.30, monsignor Giancarlo Bregantini , arcivescovo di Campobasso – Boiano incontrerà religiose e religiosi, ma anche sacerdoti diocesani, diaconi e fedeli, per una riflessione su questo importante evento della Chiesa.