: è questo il ritratto che ha consegnato al pubblico presente all'Urban Center Riccardo Burigana, Direttore del Centro Studi sull'Ecumenismo, autore di "Un cuore solo. Papa Francesco e l'unità della Chiesa". Il libro è stato presentato dall'Associazione Culturale Mediterraneo, presenti il Vicario Generale della Diocesi monsignor Enrico Nuti e numerosi rappresentanti del mondo religioso spezzino, cattolico e protestante. Burigana, introdotto a nome dell'Associazione da Giorgio Pagano e Franca Landi, ha messo l'accento sia sulla continuità di Papa Francesco con i suoi predecessori e sul suo forte legame con la svolta del Concilio Vaticano II, sia sui suoi segni di novità, rappresentati soprattutto dallo stile: "i gesti e le parole di Bergoglio", l'importanza del contatto personale e quotidiano, la scoperta quotidiana di ciò che unisce. "L'ecumenismo -ha detto Burigana- si fa nella quotidianità, con i valori evangelici, l'accoglienza, il dialogo, valori che vanno al di là delle singole religioni". Burigana ha messo l'accento sulla ricerca dell'unità da parte del Papa con le altre fedi cristiane, ortodossa e protestante, e con l'ebraismo, con cui Francesco dialogò già in Argentina; e sul dialogo con i musulmani, "che adorano anche loro un Dio unico, hanno fede in Abramo, venerano Gesù e Maria, e portano valori, anche se spesso soffocati da immagini o interpretazioni negative". Bergoglio, infine, è "uomo del coinvolgimento di tutta l'umanità" e del dialogo tra credenti e non credenti: non a caso, ha detto Burigana, "la giornata del digiuno per la pace è diventata la giornata di tutti".