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I Carmelitani a Bocca di Magra, sessant’anni di presenza attiva

Sono trascorsi sessant'anni dalla visita quasi casuale del padre Anastasio Ballestrero al castello Fabbricotti ed al monastero di Santa Croce di Bocca di Magra, ridotti allora ad uno stato di abbandono e di desolazione. Lo sguardo profetico del futuro cardinale, però, andò oltre, e vide un luogo dove il Carmelo avrebbe potuto proporre la propria spiritualità attraverso una casa per esercizi spirituali e per ferie, in un clima cristiano.

Grazie all'aiuto del futuro vescovo Siro Silvestri e con un certo sforzo economico, i Carmelitani scalzi acquistarono l'area dal Monte dei Paschi e si insediarono in quell'estremo lembo della «Provincia ligure», di cui il padre Anastasio era all'epoca il superiore. Il suo cuore rimase legato al luogo, tanto da volervi trascorrere gli ultimi anni della sua intensa vita, che lo vide superiore generale, arcivescovo di Bari e poi di Torino, nonché presidente dei vescovi italiani. Per ricordare quei sessant'anni, la comunità ha deciso di ringraziare il Signore con l'omaggio di una corona per l'antica Croce di legno (nella foto), in luogo di quella che esisteva un tempo ma che poi andò perduta. L'opera è stata realizzata da argentieri fiorentini, in parte con i motivi di quella antica, ed è stata benedetta di persona dal Papa a Castelgandolfo il 1° agosto scorso. L'incoronazione si svolgerà il 14 settembre, festa dell'Esaltazione della Santa Croce, per mano dell'arcivescovo di Pisa Giovanni Paolo Benotto, che rinnova così il legame storico che il monastero ha col capoluogo pisano. Nel 1186, infatti, la comunità benedettina che qui risiedeva venne posta sotto la giurisdizione della badia di San Michele degli Scalzi di Pisa. Inoltre il corpo del compatrono del monastero, san Nicodemo, è sepolto proprio nel duomo pisano. Le celebrazioni avranno inizio il 13 settembre alle 17 con la Via crucis nel parco, i Vespri e la Messa vespertina. Il giorno seguente culmineranno alle 18 con il rito di incoronazione, i Vespri e la Messa solenne presso la cappella del Crocifisso.

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