Semplice, chiaro e immediatamente percepibile il city branding di Sarzana è stato realizzato da "Officina 48" azienda esperta nel design e nella comunicazione di Reggio Emilia, risultata vincitrice del concorso promosso dal Comune di Sarzana con la partnership di BCC. Rivolto sia agli abitanti, ai visitatori (presenti o potenziali) che agli investitori il nuovo "marchio" di Sarzana, declinato in molteplici versioni, avrà l'obiettivo di veicolare l'immagine della città in vari contesti. "Finalmente anche Sarzana ha il suo brand-dice il sindaco Alessio Cavarra-oggi strumento indispensabile per promuovere l'immagine di una città turistica come la nostra. Per individuarlo abbiamo costituito una commissione di esperti che garantisse una scelta rispondente a tutte le caratteristiche e le peculiarità della nostra città. Sarzana è infatti una città storica, ricca di vissuto, di coraggio e di capacità di guardare avanti....in poche parole Sarzana è Spirito Libero". Cinquantasei sono state le proposte giunte, da più parti d'Italia, per partecipare al concorso che la commissione composta dal presidente Patrizia Rossi, Federico Luci, Pino Meneghini, Damiano Pinelli, Riccardo Podestà e Francesco Vaccarane, ha analizzato. Alla fine, come detto, è risultata vincitrice la proposta dell'azienda emiliana che ha puntato su la lettera "S", iniziale che ha una funzione tradizionalmente istituzionale, l'orgoglio del nome (Sarzana nella sua storia si è distinta per indipendenza e senso civico, a buon titolo può vantare questo orgoglio) ma viene intesa anche come percorso mutevole che spiega la scelta cromatica, leggera , dall'azzurro dello spirito alle sfumature verdi della terra e più intense del mare. Il riempimento è cangiante ma definisce precisamente la forma: Sarzana è una e molteplice, perché fatta soprattutto di persone e delle loro idee (storia/pensiero+terra/mare). E poi lo slogan "Spirito Libero", una dichiarazione, l'incipit di un racconto nel quale il visitatore viene coinvolto ed è invitato ad identificarsi. Il turismo a Sarzana si sviluppa attorno ad alcuni eventi sapientemente organizzati, con pubblici diversi. Si tratta di confermare questi successi, rafforzarli e indirizzare la lettura del territorio verso la scoperta di cosa c'è oltre, di fianco. "In sintesi – hanno detto in conferenza stampa Chiara Pasotti e Manuela Pecorari di Officina48, che hanno conosciuto Sarzana perché in più occasioni hanno partecipato al Festival della Mente- abbiamo pensato ad un brand che lascia intravvedere la vacanza di mare, lo spirito dei suoi abitanti, una città sobria e bella, le emergenze architettoniche storiche, un patrimonio di esperienze singolare: dal crocevia tra l'Aurelia e la Francigena fino ai Fatti di Sarzana e alla Resistenza e un pay off che si rivolge direttamente a quel bisogno di "turismo delle esperienze" sempre più diffuso che sa che il visitatore non vuole tanto vedere un luogo ma incontrarne il vissuto e la vita". "Comunicare l'essenza di un prodotto attraverso un marchio è un compito non semplice- ha detto l'assessore alla cultura e al turismo Sara Accorsi-. Occorre capire le caratteristiche distintive dell'oggetto e poi trovare un modo efficace per trasmetterle. Logo, nel senso greco, è la parola come espressione della razionalità (non a caso in latino ratio e oratio si somigliano tanto). La parola che cattura la ratio distintiva di un oggetto. Il termine brand, preso in prestito dall'inglese, aggiunge a questa idea una connotazione più emozionale. Cerca cioè di comunicare oltre alla natura intima di quello che promuove, anche una serie di sensazioni che generino nei potenziali fruitori del marchio un senso di desiderabilità legato al concetto di benessere, divertimento, immagine, eleganza, o anche solo appartenenza. Nel mercato contemporaneo il brand management è un'importante aspetto del marketing e noi auspichiamo che il marchio di Sarzana sarà gestito con la competenza necessaria per renderlo davvero riconoscibile. Crediamo che nel mercato della cultura e del turismo, dotare la nostra splendida cittadina di un marchio efficace e intuitivo sia un primo passo vincente verso la valorizzazione di un patrimonio che sappiamo essere di prim'ordine". Molto soddisfatto anche il vice-presidente della BCC Giuseppe Menchelli che ha sponsorizzato il concorso: "Questo brand- ha detto- racchiude le tante peculiarità del nostro territorio. Noi che siamo una banca del territorio non possiamo che essere orgogliosi per aver contribuito a individuare un marchio che ci aiuterà a farlo promuovere e crescere". "Il nuovo marchio di Sarzana- ha poi detto Damiano Pinelli, presidente del STL- riconosce la storia della nostra città. Quando una città diventa turistica si dà innanzitutto un brand e Sarzana è chiaro che ha intenzione di fare un passo in avanti in questo senso. D'altro canto i dati in nostro possesso sono più che confortanti dato che nel 2013 parlano di una crescita di turisti sia negli arrivi con un aumento del 13% che nelle presenze con una crescita del 40%". Per la Giuria ha parlato il pittore/scultore Francesco Vaccarone che sottolineato "la scelta di valorizzare la lingua italiana quale patrimonio/marchio distintivo del nostro Paese che con lungimiranza è stata utilizzata per il pay off del nuovo brand"