Oasi Confartigianato non aderirà all'iniziativa proclamata dalle altre Organizzazioni di rappresentanza del comparto balneare riguardante lo sciopero indetto per il 3 agosto p.v. da parte degli operatori del settore.
«Rispettiamo la scelta di molti operatori – spiega il responsabile sindacale di Oasi Confartigianato, Nicola Carozza – ma non conoscendo ancora il contenuto del provvedimento allo studio del Ministero, ci sembrava prematura la protesta. Coerentemente con la posizione portata avanti fin dall'inizio del dibattito politico sulle concessioni, Oasi Confartigianato continua a perseguire l'obiettivo prioritario di costruire, in maniera propositiva, il nuovo regime sul rinnovo delle concessioni demaniali marittime fondato su soluzioni concrete, attuabili e compatibili con il diritto comunitario che, allo scadere della proroga del 2015 ed in assenza del rinnovo automatico delle concessioni basato sul diritto di insistenza/prelazione ormai abrogato, salvaguardino i diritti irrinunciabili per il futuro del comparto balneare». Il turismo balneare rappresenta circa il 30% dell'intero comparto, esso ha quindi un'importanza fondamentale ed il provvedimento allo studio non dovrà penalizzare il settore, anzi dovrà rappresentare un quadro normativo più certo che favorisca gli investimenti. In particolare Oasi Confartigianato alla luce delle recenti, positive notizie sul recepimento da parte del Ministero competente delle istanze avanzate dai balneatori sul rinnovo delle concessioni demaniali marittime, si ritiene opportuno e corretto attendere gli sviluppi del dibattito e le future convocazioni per le necessarie valutazioni, evitando azioni premature, considerato anche il fatto che non sono ancora decorsi i termini per l'emanazione da parte del Governo del provvedimento di revisione e riordino della legislazione in materia. Oasi Confartigianato si riserva, comunque, di valutare eventuali interventi qualora le aspettative della categoria non dovessero trovare favorevole riscontro nei provvedimenti che saranno assunti dal Governo.