Confartigianato è contraria all’istituzione di una ‘patente a crediti’ in edilizia, misura annunciata ieri dal Governo durante il confronto con le parti sociali.
Confartigianato la contesta, giudicandola un meccanismo farraginoso e pieno di incertezze e lacune applicative, destinata a non produrre alcun risultato positivo in termini di riduzione degli infortuni, mentre rischia di trasformarsi nell’ennesimo balzello burocratico sulle spalle degli imprenditori edili, in particolare le piccole imprese, che duplica oneri economici e adempimenti amministrativi rispetto a quelli già esistenti.
“La sicurezza sul lavoro – sottolinea Alessio Caldassi, Presidente Confartigianato Edilizia – sta a cuore a noi imprenditori per primi e non si tutela con la burocrazia, ma con il rispetto di regole chiare, con la prevenzione e la formazione, con l’applicazione corretta dei contratti nazionali di lavoro del settore, attraverso l’associazionismo d’impresa che diffonde la cultura della legalità, incrociando le tante banche dati esistenti per porre in essere un efficace piano nazionale della prevenzione, con un sistema di ispezione sul lavoro rafforzato e senza inutili duplicazioni di competenze”.