Tiziana Venelli, Segretaria di organizzazione della SLC-CGIL spezzina, afferma: "Condanniamo nuovamente l'atteggiamento dell'azienda Poste Italiane che continua a lasciare a casa i tempi determinati con anzianità di servizio di 9/11 mesi. Dai dati in nostro possesso, risulta che al 31 dicembre 2023 su 40 tempi determinati ne sono stati rinnovati solamente 3. Siamo arrivati a un punto di non ritorno: Poste Italiane sta giocando sulla testa di lavoratori privi di diritti. Un'Azienda che sta andando spedita verso la privatizzazione, che entro il 31 dicembre 2025 si è impegnata a riconoscere, irrevocabilmente, un trattamento di incentivazione all'esodo, per un numero di almeno 3.900 lavoratori su tutto il territorio nazionale".
"Quello che sta succedendo ha del paradossale - sottolinea Venelli - da un lato l'Azienda, piuttosto che valorizzare un patrimonio di conoscenze ed impegno, lascia a casa lavoratori già formati ed esperti; dall'altro apre di nuovo le candidature e i " fortunati" che entreranno dovranno imparare il mestiere da zero, con possibili disservizi agli utenti ed imprese. Lavoratori che a loro volta saranno scaricati di nuovo alla fine del periodo a tempo determinato".
La Segreteria SLC CGIL chiede un incontro urgente con l'Azienda per capire le motivazioni di questi mancati rinnovi, sperando in risposte soddisfacenti.