Premesso che è sempre da considerare positivamente ogni sforzo indirizzato a rendere meno oneroso l’utilizzo del trasporto locale da parte dei residenti e dei lavoratori pendolari, tuttavia l’amministrazione comunale di Levanto ritiene singolare il fatto che, per l’ennesima volta, si escludano da qualsiasi forma di sgravio o sconto sul costo dei servizi i cittadini di Levanto, il paese che nel sistema integrato (ferroviario, stradale e marittimo) del trasporto nella riviera spezzina svolge il ruolo più rilevante insieme al capoluogo e ne subisce i disagi maggiori.
Sembra di rivivere la triste storia dell’accesso ai sentieri del Parco, con i levantesi che, a differenza dei residenti nelle Cinque Terre, pagano il biglietto per la percorrenza di una rete sentieristica che vuole offrirsi al mercato turistico come “ligure” e “integrata”, ma che poi esclude ingiustamente chi di quel territorio fa parte (su Levanto, oltretutto, insiste la zona A dell’area marina protetta) e mette a sua disposizione servizi che nei paesi vicini non esistono o sono insufficienti.
Pur essendo uno dei due capolinea della tratta ferroviaria più remunerativa d’Italia, Levanto subisce gravi disagi dal sovraffollamento senza fruire dei benefici che i flussi turistici portano alle Cinque Terre. Oltretutto con una stazione sempre presa d’assalto dai viaggiatori e non attrezzata neppure per gli utenti con disabilità motorie.
Tra l’altro, se si considera la gestione complessiva e integrata dei flussi turistici della riviera e non ci si limita a focalizzare l’attenzione sulle singole criticità o alle situazioni estemporanee, la quasi totalità del traffico pesante (pullman turistici) che per gran parte dell’anno gravita su Levanto scarica e ricarica in stazione i turisti in visita alle Cinque Terre, creando pesanti criticità ambientali (l’inquinamento dell’aria per la sosta a motore acceso) e ripetute situazioni di pericolo alla viabilità, e mettendo a dura prova la tenuta del manto stradale sulle direttrici di accesso al paese.
Quando si adottano provvedimenti che li riguardano, i levantesi vanno considerati cittadini di pari dignità, così come sarebbe opportuno e corretto, in una normale dialettica tra istituzioni che collaborano allo sviluppo complessivo e alla gestione di un territorio, condividere i progetti e le idee che coinvolgono tutti i suoi abitanti prima di prendere delle decisioni ingiuste e inopportune che rischiano di creare incomprensioni o attriti.
Se le varie forme di sconti sono state create per ‘ristorare’ chi subisce dei disagi, è sacrosanta l’applicazione di questi provvedimenti anche (ma direi soprattutto) ai cittadini di Levanto.
Federica Lavaggi
(Assessore ai trasporti e ai rapporti con il Parco nazionale delle Cinque terre)