A sostegno di un’altra politica economica, sociale e contrattuale e contro la legge di bilancio saranno due le giornate di mobilitazione e sciopero di 8 ore o intero turno indette da Cgil e Uil a livello nazionale: una, il 17 novembre, per i dipendenti pubblici, dei trasporti, dei settori scuola e università e quelli soggetti alla Legge 146 sui servizi essenziali, mentre la seconda, proclamata per il 24 novembre, nella quale a scioperare saranno le lavoratrici e i lavoratori degli altri settori.
La manifestazione del 17 novembre prenderà vita su base provinciale con le seguenti modalità: a Genova concentramento e corteo alle ore 9,00 presso il Terminal Traghetti, alla Spezia e Imperia iniziative davanti alla Prefettura, a Savona davanti al Palazzo della Provincia e corteo.
Il 24 novembre la manifestazione sarà regionale con appuntamento a Genova alle ore 9,00 presso la Stazione Marittima e corteo sino alla Prefettura. Ad aprire il comizio sarà Maurizio Calà Segretario generale della Cgil Liguria, mentre a tenere il comizio conclusivo sarà la segretaria nazionale della Uil Vera Buonomo.
Cgil e Uil intendono mettere l’accento su lavoro, fisco, giovani, pensioni, stato sociale, salute e sicurezza, politiche per l’accoglienza, politiche industriali e contrastare una legge di bilancio che ritengono sbagliata e che ricadrà pesantemente sulle regioni.
“Nella legge di bilancio non esiste alcuna risposta per l’emergenza salariale già falcidiata da inflazione, profitti e speculazione. Il Governo non stanzia le risorse necessarie per rinnovare i contratti del pubblico impiego e detassare i rinnovi nei settori privati. Il governo alimenta la precarietà reintroducendo i voucher, liberalizza il lavoro a termine, non sostiene l’occupazione femminile e dei giovani. Oltre a questo scenario scoraggiante, non ci sono all’orizzonte azioni concrete per favorire politiche industriali e investimenti. – spiegano Maurizio Calà e Mario Ghini, rispettivamente segretari generali di Cgil e Uil Liguria – La manovra avrà gravi ripercussioni sui territori a partire dalla sanità dove è già stato programmato un pesante taglio al fondo nazionale che porterà ad un ulteriore indebolimento del sistema senza prevedere assunzioni e regalando soldi pubblici alla sanità privata; il governo taglia le risorse alla scuola e alle politiche sociali e peggiora la Legge Fornero che avevano promesso di cancellare".
"La riforma fiscale è iniqua nei confronti di chi sostiene questo Paese, lavoratori e pensionati, ma si incentiva l’evasione fiscale. Nulla viene fatto su salute e sicurezza sul lavoro: la Liguria è la regione del nord ovest dove si muore di più sul lavoro e in Europa ha il triste primato di essere quella dove l’incidenza tra infortuni e occupati è la più alta – sottolineano i Segretari che concludono - Basta con le disuguaglianze: è tempo di riportare lavoratori e pensionati al centro dell’agenda di questo Paese”.