Non solo hanno fatto registrare il «tutto esaurito» nei tempi programmati, ma in più occasioni hanno richiesto una sorta di "bis" di tipo parrocchiale o vicariale, per cui alcuni di essi si svolgeranno ancora nella prima metà del mese di settembre. Il tema del "dopo Cresima", ovvero la difficoltà a tenere legati i giovanissimi ad un'esperienza di fede dopo l'ultimo sacramento dell'iniziazione cristiana, trova nei campi di Cassego se non una soluzione (una settimana in estate non risolve certo un problema di tali dimensioni) però certamente l'avvio concreto di un dialogo che promette spesso fecondità, come dimostra la maturazione progressiva di tanti ragazzi e di tante ragazze che, da "ospiti" dei campi estivi, ne diventano poi animatori ed animatrici, rendendo così possibile la loro stessa moltiplicazione. La presenza del vescovo, che non è mai mancata settimana per settimana, è stata un ulteriore importante segnale di attenzione da parte della diocesi. Ma ci sono stati altri momenti importanti, come la settimana per le famiglie, conclusasi nei giorni scorsi, e i ripetuti incontri all'"eremo", la struttura per piccoli gruppi alla ricerca di spazi di preghiera e di riflessione forte, realizzata nel bosco retrostante il centro. Il "campo famiglie" è stato vissuto da molte coppie di varie parrocchie, presenti insieme ai loro bambini e ragazzi, all'insegna del tema della tenerezza, "Tenerezza di Dio e tenerezza in famiglia", come riportava il tema a ripresa di una bella espressione di Papa Francesco. L'estate, grazie a queste esperienze, riesce davvero ad unire, in chiave moderna o post–moderna che dir si voglia, le esigenze di riposo e di vacanza con quelle di ritrovare non solo la forza fisica ma anche, e forse ancora di più, quella spirituale.