Troppo traffico, inquinamento ambientale e sonoro e, soprattutto, rischio di incidenti nelle strette curve delle strade che scendono verso il paese: con un’ordinanza con carattere di urgenza che entrerà in vigore lunedì 18 settembre, il Comune di Levanto limita a quindici veicoli al giorno l’ingresso dei pullman turistici su tutto il territorio della cittadina e impone lo spegnimento del motore durante la sosta.
“La situazione è oggettivamente insostenibile – spiega il sindaco, Luca Del Bello – Ormai arriviamo a punte di 30 mezzi che durante la giornata gravitano sul parcheggio di Moltedi, oltretutto con il motore acceso per accogliere con temperature gradevoli i viaggiatori in arrivo con i treni, creando ingorghi che necessitano l’impiego degli ausiliari del traffico e delle forze dell’ordine per decongestionare l’area e disciplinare la viabilità e mettono a rischio la sicurezza di automobilisti e pedoni. D’accordo con l’amministrazione provinciale, che ha competenze sulla strada (la “566 dir”, dalla galleria del monte Persico all’ingresso nell’abitato) percorsa dai veicoli per accedere al paese, abbiamo deciso di fissare a quindici al giorno i pullman che possono entrare sul territorio comunale. Un numero stabilito valutando la capacità ricettiva attualmente disponibile: sia in periferia che nell’immediato entroterra, infatti, non abbiamo disponibilità di ulteriori aree in cui ospitare questi mezzi. L’ingresso e la sosta continueranno ad essere gestiti attraverso il sistema di prenotazione on line già attivo, scaglionando gli arrivi tra mattino e pomeriggio. Del provvedimento è stata informata anche la Prefettura, e se l’ordinanza non verrà rispettata, oltre a comminare le sanzioni previste per i trasgressori, chiederemo alle autorità superiori un aiuto nei controlli e nella gestione degli ingressi”.
Nell’ordinanza si evidenzia che “la strada di accesso principale al paese utilizzata dagli autobus di linea e dalla maggioranza degli altri tipi di veicoli (la provinciale “Sp 566 Dir” che collega il casello autostradale di Carrodano al centro abitato di Levanto) si snoda per una lunghezza di circa 13 chilometri con una serie di curve e tornanti a stretto raggio che non consentono il contemporaneo transito di veicoli quali autobus e autovetture”.
La situazione si complica ulteriormente quando ci si immette nel centro abitato: dalla rotatoria di San Gottardo al parcheggio di Moltedi “la circolazione è quasi quotidianamente rallentata dal transito di un elevato numero di autobus turistici diretti alla stazione ferroviaria che giungono in colonna e hanno bisogno di effettuare manovre che creano forti criticità” e situazioni di pericolo per i veicoli e i pedoni che percorrono quel tratto di strada.
Nel mirino della giunta anche la sosta dei mezzi con i motori accesi in un’area fortemente popolata. “I residenti hanno più volte segnalato l’emissione di gas di scarico e rumori - dice il primo cittadino - A questo punto abbiamo pensato che la situazione necessitasse di un intervento radicale, che affrontasse i due problemi (traffico congestionato e inquinamento ambientale e acustico) cercando una soluzione che possa coniugare le legittime esigenze legate al turismo con la vivibilità di una cittadina che proprio nella qualità della vita di residenti e ospiti ha la principale risorsa per il suo sviluppo socio-economico”.
Ingresso e sosta dei pullman generano entrate per circa 180 mila euro annui nelle casse del Comune. E proprio grazie a questa risorsa, l’ente, ottenuta l’autorizzazione dalla Provincia, ha già messo in cantiere, a proprie spese, l’allargamento della curva in prossimità del bivio per la località Casella, lungo la “566 dir”: un punto particolarmente stretto nel quale si sono già verificati alcuni incidenti che hanno coinvolto proprio i pullman.
