Il commento dell'assessore Scajola al convegno di Italia Nostra e Legambiente su Marinella è strumentalmente inesatto e fuorviante.
Le nostre valutazioni, esposte nel convegno della settimana scorsa, non riguardano il progetto di recupero privato della Colonia mentre si soffermano, con attenzione, sui due progetti che insistono sulle aree di proprietà della Marinella spa.
Il primo, il Pinqua, che porta 15 milioni di euro in dote, sarà a beneficio specifico del borgo per l'urbanizzazione primaria e secondaria (impianti a rete, pavimentazioni, arredo urbano, ...) oltre alla realizzazione di una strada di accesso tra il cimitero e le scuderie del mare sulla quale esistono serissime preoccupazioni e pessime interpretazioni sulla sua necessità.
Altro tema rilevante, in termini economici e politici, è la subalternità alla Marinella spa del Comune di Sarzana, che si troverà proprietaria di due casali diroccati e cedendo alla società diritti edificatori pari 1.900.000 euro, che compenseranno gli oneri dovuti al comune; ovvero interventi privati senza monetizzare vantaggi al Comune.
A tutto ciò si assomma che tutte le aree urbane del borgo e un ampio bosco (parco) passeranno al comune di Sarzana che così si troverà gravato da ulteriori costi futuri di gestione e di manutenzione.
L'iniziativa immobiliare della Marinella spa prosegue ulteriormente con la costruzione di circa 30.000 mc di nuovo edificato.
È difficile contraddire questi punti, la realtà è questa, una nuova colata di cemento su Marinella.
Dovremmo essere orgogliosi di questa ennesima variante di piano, frutto delle esigenze e degli interessi privati?
Fino a quando il traffico leggero e pesante attraverseranno la strada costiera, saranno poche le iniziativa che potranno davvero essere utili per Marinella per la sua valorizzazione economica e ambientale.
GianFranco Damiano – Italia Nostra
Stefano Sarti - Legambiente