Stamattina 11 novembre 2022, Giornata Nazionale delle Cure Palliative, alle ore 12, nell’Hospice di ASL5, presso l’Ospedale S. Bartolomeo di Sarzana si è tenuta la cerimonia di consegna di 5 letti di degenza elettricamente assistiti, donati dall’Organizzazione di Volontariato La Libellula.
L’istituzione della Giornata delle Cure Palliative è finalizzata ad informare e sensibilizzare cittadini ed istituzioni sull’importanza del modello assistenziale delle cure palliative, che offre alle persone affette da gravi patologie e ai loro familiari, attraverso un approccio multidisciplinare e personalizzato, risposte appropriate ai bisogni clinici, psicologici, sociali ed esistenziali.
L’OdV La Libellula affianca da anni la Rete Locale di Cure Palliative fornendo materiale sanitario e di supporto, promuovendo iniziative pubbliche per far crescere la cultura del sollievo e organizzando corsi di formazione per volontari che vogliano svolgere attività in favore degli ospiti dell’Hospice e dei loro familiari.
Hanno partecipato all’incontro Maria Alessandra Massei, Direttore Amministrativo ASL5, Mario Bregnocchi, Direttore S.S.D. Cure Palliative ASL5, Costantino Eretta in rappresentanza del Comune di Sarzana, i vertici de La Libellula.
“ASL5 ha strutture e professionalità in grado di offrire le cure alla persona e il supporto alla sua famiglia nei momenti di grande sofferenza sia a casa sia in hospice – ha dichiarato Maria Alessandra Massei, Direttore Amministrativo di ASL5. - Siamo convinti che con i professionisti e la loro bravura, quando il dolore è costante e le criticità aumentano, siano fondamentali l’atmosfera positiva presente nel luogo di cura e l’essere umano capace di stabilire relazioni, parti fondamentali della terapia.
Per questo siamo grati alla Organizzazione di Volontariato La Libellula e la ringraziamo. Senz’altro per i 5 letti tecnologici che oggi dona ad ASL5, indubbiamente utilissimi, e che rappresentano l’aspetto concreto della loro vicinanza alla struttura Hospice, ma soprattutto, per la compagnia silenziosa, discreta e attenta che hanno i volontari nei confronti degli ospiti.
La Libellula è testimone di cosa vuol dire fare volontariato e di quella sensibilità che non è astratta, ma investe nel “valore tempo”, senza avere paura delle relazioni e del dolore”.